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Voi combattete il Covid-19, ma quanti milioni muoiono per altri virus?

don Renato Rosso
don Renato Rosso

LETTERA AL GIORNALE Cari amici, vi scrivo dall’altro mondo (Bangladesh). Molti di voi hanno sperimentato come nel 2020 sia stato triste vedere vicini e familiari ammalarsi di un virus in molti casi mortale e non poter fare nulla. Ma, lasciatemelo dire: molte volte vi abbiamo parlato di altri virus ben più pericolosi, che però erano distanti da voi. La malaria, la Tbc, la denutrizione. Nel 2020, solo in Italia le vittime del Covid-19 sono state oltre 75mila, mentre da noi, nell’altro mondo, quasi un milione di persone sono scomparse per la malaria, oltre quattro milioni e mezzo per la Tbc e più di undici milioni per denutrizione (o a causa della fame), senza contare tutti gli altri morti anonimi. Ma, anche se gridavamo, non potevamo farci sentire.

In America o in Europa non era un problema se in Africa o in Asia o in Sudamerica moriva qualche milione di persone in più o in meno per quei virus di cui ho parlato sopra, o per carestie, o cicloni, o terremoti: vedere i propri raccolti distrutti da un tifone, gli animali che muoiono per la carestia, vedere i figli ammalarsi perché senz’acqua e senza cibo, e poi morire. Da ormai 75 anni, in Italia non ci sono più guerre e molti di voi non hanno mai sperimentato cosa significa trovarsi senza casa, perché distrutta da una bomba, o vedere un figlio portato via per essere impiccato o ricevere la notizia che il figlio non tornerà più dal fronte, o assistere a battaglie con morti, feriti e distruzione.

In Africa e in Asia ci sono almeno 30 Paesi che soffrono per il virus della guerra, ma non se ne parla sui vostri giornali, tantomeno in Tv, se non sporadicamente. La morte di un sudafricano o bengalese non è mai stata un problema, perché valgono poco, non producono nemmeno per la loro sopravvivenza e certo molto meno per il mercato. Per una società in cui il primo valore è il denaro, chi non produce è inutile, se non dannoso, perché finisce per mendicare alle porte degli Stati ricchi.

L’esperienza del coronavirus ci ha dimostrato che tutti questi problemi sarebbero risolvibili e in tempi brevi. In meno di un anno si è trovato un vaccino contro il Covid-19. Invece il nostro mondo, che è quell’altro mondo, dopo decine di anni continua a essere flagellato da tutti gli altri virus con milioni di morti.

In questi mesi, su Tv e giornali si è molto parlato dei vaccini, delle statistiche in Italia, Germania, Inghilterra, Stati Uniti. Abbiamo sentito qualche intervento o tavola rotonda per riflettere sul Terzo mondo? Eppure, là ci sono miliardi di nostri fratelli e sorelle. Negli ultimi vent’anni sono stati fatti molti progressi e questo ci dice che è possibile sperare in un 2021 più umano e più creativo nella solidarietà. Nessuno si scoraggi, dunque, né si lasci vincere dalla paura di non farcela.

don Renato Rosso

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