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Zona gialla, Coldiretti Cuneo: riapre la ristorazione ma è impossibile programmare le attività

Gli effetti del continuo “stop and go” si ripercuotono a cascata sull’intera filiera agroalimentare

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ZONA GIALLA Grazie al ritorno in zona gialla bar, ristoranti, agriturismi e pizzerie riaprono anche nella Granda con il servizio al tavolo, ma Coldiretti rimarca le difficoltà per gli operatori della ristorazione di programmare le attività a causa delle Ordinanze per le aperture e chiusure a singhiozzo e le limitazioni necessarie ad arginare il contagio.

Nelle zone gialle le attività di ristorazione al tavolo – ricorda Coldiretti – sono consentite solo dalle ore 5 alle 18 con possibilità di consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22 per la ristorazione con asporto.

Gli effetti delle chiusure e delle limitazioni imposte alla ristorazione si fanno sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari di eccellenza Made in Cuneo, dalla carne al vino, dai salumi ai formaggi, dalla frutta alla verdura, che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco.

«Per poter ripartire in tutti i settori è importante continuare a seguire le indicazioni per arginare i contagi ed evitare ulteriori chiusure che continuerebbero a minare la nostra economia. Le limitazioni alle attività di impresa devono, dunque, prevedere un adeguato e immediato sostegno economico lungo tutta la filiera per salvare l’economia e l’occupazione» dichiara il Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo, Roberto Moncalvo.

«Proprio quando ci potrebbe essere una maggiore attività come nei weekend – evidenzia il Direttore di Coldiretti Cuneo Fabiano Porcu – gli agriturismi, in particolare, risentono delle chiusure essendo strutture che hanno un ridotto numero di posti a tavola e sono solitamente aperti principalmente nei fine settimana».

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