PASQUA e LOCKDOWN Da lunedì 29 marzo entrano in vigore le ordinanze sulle nuove fasce di rischio in cui rientrano le regioni italiane. Nella fascia di rischio più alta come Calabria, Toscana e Valle d’Aosta si aggiungono Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Puglia, Provincia Autonoma di Trento, ma il 3-4-5 aprile, tutta la Penisola è zona rossa. Misure indispensabili per contenere i contagi e spingere l’attuale situazione sanitaria verso un miglioramento graduale. Il 6 aprile poi è atteso un nuovo decreto che potrebbe prospettare parziali riaperture.
Per quanto riguarda il Piemonte, ci si può muovere solo per lavoro, salute, necessità con l’autocertificazione. Consentito ritorno alla residenza, domicilio o abitazione. Bar e ristoranti chiusi, sì servizio a domicilio e asporto (fino alle 18 bar, alle 22 altri). No visite a parenti e amici, se non a persone non autosufficienti (un adulto con due minori). Chiusi cinema, teatri, palestre, piscine, centri sportivi. Sì attività motoria vicino casa e sportiva nel comune, da soli e all’aperto. Chiusi i negozi – anche parrucchieri, barbieri, centri estetici – tranne servizi essenziali.
Spostamenti e ricongiugimenti
Durante le festività di Pasqua – sabato 3, domenica 4 e lunedì 5 – si potrà fare visita tra le 5 e le 22, una volta al giorno, a una sola casa di amici o parenti all’interno della stessa regione, spostandosi in due persone (esclusi minori di 14 anni o persone disabili o non autosufficienti) . Gli scienziati raccomandano di non ospitare più di due persone (e di tenere la mascherina). A parte quest’uscita consentita, ci si potrà spostare solo per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità.
Ci si può spostare per andare in chiesa o negli altri luoghi di culto scegliendo sempre il più vicino a casa. L’accesso ai luoghi di culto è consentito, purché si evitino assembramenti e si assicuri la distanza non inferiore a un metro tra i frequentatori.
È possibile spostarsi per assistere parenti o amici non autosufficienti, purché si tratti di condizione di necessità. Lo spostamento per dare assistenza a persone non autosufficienti è consentito anche tra comuni, regioni e province autonome in aree diverse, ove non sia possibile assicurare loro la necessaria assistenza tramite altri soggetti presenti nello stesso territorio. Non è possibile, comunque, spostarsi in numero superiore alle persone strettamente necessarie a fornire l’assistenza: di norma la necessità di prestare assistenza non può giustificare lo spostamento di più di un parente adulto, eventualmente accompagnato dai minori o disabili che abitualmente già assiste.
È consentito accompagnare una persona che debba effettuare uno spostamento giustificato dai motivi previsti dal decreto, ma che non abbia la possibilità di condurre un mezzo privato. Laddove l’accompagnatore e l’accompagnato non siano conviventi devono indossare entrambi un idoneo dispositivo di protezione individuale.
Per quanto riguarda invece i ricongiungimenti, poiché durante le festività pasquali valgono le regole della zona rossa, come specificano le Faq pubblicate dal governo, è possibile raggiungere il coniuge o il partner se vive in una città o in una regione diversa per esigenze di lavoro o per altri motivi. Questo purché il luogo scelto per il ricongiungimento coincida con quello in cui si ha la residenza, il domicilio o l’abitazione. È possibile spostarsi per un genitore separato o divorziato per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, anche tra regioni e tra aree di rischio differenti.
Bar, ristoranti e negozi
Niente pranzo di Pasqua e Pasquetta al ristorante: bar e ristoranti sono chiusi, consentito il servizio a domicilio e asporto (fino alle 18 bar, alle 22 gli altri) . Nei giorni 3, 4 e 5 aprile, restano chiusi al pubblico anche i negozi, i parrucchieri, i barbieri, i centri estetici. Restano aperti e accessibili supermercati, farmacie, alimentari, tabaccherie, edicole, ferramente, profumerie, lavanderie, negozi di ottica, di intimo, di abbigliamento per bambini, giocattoli e cartolerie.
Lo sport
In zona rossa infine, è consentito svolgere l’attività sportiva esclusivamente nell’ambito del territorio del proprio comune, dalle 5 alle 22, in forma individuale e all’aperto, mantenendo la distanza interpersonale di due metri. È tuttavia possibile, nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrare in un altro comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il comune di partenza.
AF