Non abbattete i cinghialotti di Grignasco: l’appello degli ambientalisti

Cinghiali - foto di repertorio
Foto di repertorio

AMBIENTE Dopo che, circa un mese fa, le guardie venatorie hanno abbattuto la madre, alcuni cuccioli di cinghiale si sono stabiliti alle porte del centro abitato di Grignasco e hanno trovato una fonte di cibo in una colonia felina ma la presenza degli animali può essere pericolosa per chi transita sulla vicina strada provinciale e, quindi, dal Comune ne viene disposto l’abbattimento.

Il caso balza alle cronache dopo la segnalazione di alcune associazioni ambientaliste – Avi, Associazione vegani internazionale e Meta, Movimento etico tutela animali e ambiente – che si attivano per dare vita a una sorta di adozione dei cuccioli tramite la cattura e l’affidamento a una struttura disposta ad accoglierli – ma vengono fermati dalle disposizioni venatorie in vigore.

Al loro fianco si schiera l’associazione dei consumatori Codacons: «Il pericolo per la sicurezza delle persone è evidente e azioni concrete sono necessarie, ma non l’abbattimento di queste creature», commenta il presidente Marco Maria Donzelli. «L’associazione è d’accordo a trovare una soluzione alternativa ma non all’abbattimento dei cinghiali. Se non è possibile l’adozione in un luogo sicuro, sterilizzazioni delle bestie e recinzioni elettriche possono essere possibili opzioni al fine di risolvere il problema».

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