ALBA Il tema della 91ª edizione della Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba pone l’accento sulla svolta “green”, sulla tutela ambientale, sul cambiamento climatico e sulla sostenibilità.
Da sempre, la Fiera valorizza e promuove il Tuber magnatum Pico, frutto della terra: la sua stessa esistenza e la raccolta, di anno in anno, sono sempre più condizionate dai mutamenti climatici in atto. Gli stessi che hanno portato l’organizzazione a posticipare l’apertura dell’evento di una settimana, visto lo slittamento della stagione dei tartufi, con l’avvio della 91ª edizione previsto per il 9 ottobre, arrivando fino al 5 dicembre 2021.
L’immagine simbolo della 91ª edizione della Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba rappresenta in modo efficace la sintesi dei contenuti che caratterizzeranno il nuovo corso della manifestazione. “Connessi con la natura”, affiancando alla centralità dell’enogastronomia l’attualità di una sfida quanto mai contemporanea: quella della sostenibilità. L’esposizione mediatica del wine&food a livello mondiale ha imboccato negli ultimi anni un sentiero virtuoso che punta su etica e sostenibilità come concetti portanti di una vera e propria rivoluzione umanistica, in chiave “green”, sospinti dalla fama dei grandi chef e dalle luci dei riflettori che il settore è in grado di attirare. Un nuovo corso, dunque, caratterizzato da una decisa svolta che terrà conto dei temi più contemporanei, quali la tutela ambientale, il cambiamento climatico e la sostenibilità, appunto, anche dal punto di vista sociale.