ALBA Comune di Alba e Centro provinciale istruzione adulti Cpia 2 Cn Alba-Bra-Mondovì hanno siglato, giovedì 20 maggio, il Protocollo di intesa dei laboratori territoriali di progettazione con l’obiettivo di promuovere la domanda di istruzione e formazione del pubblico adulto e di supportare il percorso di accoglienza e integrazione di minori stranieri, lavorando in sinergia con tutti gli attori coinvolti – enti locali, istituzioni scolastiche, agenzie di formazione professionale, associazioni, imprese, sindacati, gruppi di volontariato, centri per l’impiego – e programmando l’offerta formativa in base alle istanze del territorio.
Un progetto che il Cpia sta portando avanti in tutti e tre i territori di riferimento, Alba, Bra, Mondovì, 140 comuni per una popolazione complessiva di oltre 250mila abitanti. In quest’area, nel 2016, il 16% dei giovani tra i 15 e i 29 anni (circa 7.500 unità) ha lasciato la scuola e non ha cercato lavoro. Il tasso di abbandono scolastico in Provincia risulta essere del 20%, ovvero un cuneese su cinque tra 18 e 24 anni è disoccupato e inattivo e non risulta inserito in un percorso di formazione o di istruzione.
Da qui l’opportunità di progettare interventi finalizzati a moltiplicare e diversificare le opportunità offerte al pubblico adulto per acquisire istruzione e formazione, anche sperimentando modalità nuove rispetto a quelle tradizionalmente praticate, in grado di stimolare una domanda potenzialmente elevata, ma che nella realtà stenta ad esprimersi.
Il sindaco Carlo Bo e l’assessore all’Istruzione Elisa Boschiazzo commentano: «Alla base del protocollo siglato, vi è la volontà di confrontarsi in modo costante sulle problematiche e sulle proposte per migliorare l’offerta formativa e, di conseguenza, l’accesso al mondo del lavoro. Come Amministrazione comunale faremo la nostra parte, partecipando attivamente agli incontri e ai progetti, dando la massima diffusione alle iniziative presenti sul territorio e supportando il collegamento tra il mondo della formazione e quello delle aziende».
«Quest’anno, dopo un momento di stallo per via dell’emergenza, abbiamo voluto rilanciare i tavoli territoriali e la risposta che abbiamo ricevuto nell’albese, così come nel braidese e nel monregalese-cebano, è stata entusiasmante. Hanno aderito una sessantina di persone», dichiarano la dirigente del Cpia 2 Cn Rosanna Gabrielli e la sua vice Serena Aimasso, entrambe presenti alla firma. «Con loro e con chiunque deciderà di aderire al protocollo, vogliamo lavorare in stretta sinergia per stabilire quali azioni mettere in campo in termini di offerta formativa e come strutturare i nostri corsi per i prossimi anni con l’obiettivo di rispondere al meglio a quelle che sono le esigenze del territorio. Come Cpia ci auguriamo che questo progetto possa dare risposte concrete, nel segno di un’inclusione vera».