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Il punto sul Covid-19 in Piemonte: scendono indice Rt e occupazione letti in ospedale

Coronavirus, Canale: il comune ha emesso quattro ordinanze restrittive in vigore da oggi

TORINO Prosegue il miglioramento del Piemonte sul fronte Covid-19, con il pre-report settimanale del Ministero della salute e dell’Istituto superiore di sanità che per la settimana tra 10 e 16 maggio registra un calo dei contagi del 27%, riduzione molto superiore a quella delle tre settimane precedenti. Quando domani tutti i dati saranno validati, questo significa per il Piemonte un’altra settimana in zona gialla.

Guardando già al passaggio in zona bianca, che viene ipotizzato per l’inizio dell’estate. Nel pre-report l’Rt puntuale, sempre significativamente inferiore a 1, scende da 0,93 a 0,79. La percentuale di positività dei tamponi scende ancora, passando da 5,7% a 4,5%. Si confermano entrambi sotto soglia, e ulteriormente ridotti, i tassi di occupazione dei letti di terapia ordinaria (scende dal 28% al 19%) e in terapia intensiva (dal 24% al 22%). Calano inoltre i focolai attivi, i nuovi e il numero di persone non collegate a catene di trasmissione note. E anche i dati di oggi, con 426 nuovi casi positivi al Covid-19 e un tasso di del 2,3% rispetto ai 18.522 tamponi, confermano il quadro di un Piemonte che ha già cominciato a tingersi di bianco, come ha osservato il presidente della Regione, Alberto Cirio.

I ricoverati nelle degenze ordinarie sono scesi a quota mille (1.001, in calo di 74 rispetto al giorno prima) e quelli nelle terapie intensive sono in tutto 121, con un calo di 12 rispetto a ieri. Ma ci sono ancora 10 morti.

Sono in partenza intanto le vaccinazioni di massa che puntano a rendere Covid free i Comuni montani e, dopo la protesta di alcune amministrazioni escluse, la Regione ha chiarito che «l’elenco dei Comuni non è chiuso, ma integrabile alla luce dei diversi casi». A intervenire sarà l’Asl di concerto con il territorio. Un esempio tipico è quello dei Comuni montani che non sono nell’elenco della fascia di priorità alta perché si trovano a meno di 25 minuti da un ospedale, ma che hanno frazioni che invece sono più distanti e che quindi rientrano nei parametri. Tali frazioni, ha puntualizzato la Regione, saranno inserite nella fascia di alta priorità e, «in base al criterio di omogeneità territoriale, si procederà alla vaccinazione di coloro che vivono e lavorano in quell’area».

Le persone vaccinate nella giornata di giovedì sono 37.699, e in 23.633 casi si è trattato di richiami. Dall’inizio della campagna in Piemonte sono state somministrate 2 milioni e 176.276 dosi, corrispondenti al 90,6% di quelle finora disponibili. Intanto le pre-adesioni della fascia di età 45-49 anni hanno superato quota 102.800.

Ansa

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