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Cellulari: manca il segnale nelle aree montane e collinari del cuneese, Marello porta la questione in Consiglio regionale

Marello interroga la Giunta regionale sui provvedimenti da prendere per evitare incidenti sul lavoro

TORINO Da decenni, nelle aree montane e collinari del cuneese, permangono difficoltà nell’uso dei cellulari per via della mancanza di segnale. Il 23 giugno è apparso nella sezione di Cuneo di un quotidiano nazionale, un articolo intitolato Telefonini senza segnali nelle valli gravi difficoltà per i soccorsi. Si parla di Briga Alta, nelle stupende Alpi Marittime dove un disperso in un canalone non riusciva a essere individuato e soccorso per assenza del segnale telefonico. Il sindaco del paese e il direttore del parco delle Alpi Marittime hanno perciò denunciato l’annosa questione. Da tempo la denuncia anche l’Uncem, con riferimento alle valli montane e a quelle collinari. In Piemonte ci sono ancora 600 Comuni (100 nel Cuneese) sostanzialmente scoperti: questa problematica riguarda anche alcune aree di pianura.

Oggi il consigliere regionale Maurizio Marello ha portato la questione in Consiglio, chiedendo di conoscere quali provvedimenti l’assessore competente e la Giunta intendano prendere in merito.
«Questa situazione reca pesanti disagi ai residenti, alle attività produttive, alle migliaia di turisti e addirittura problemi di sicurezza nei soccorsi come si è verificato nel caso di specie», dice Marello che aggiunge: «si parla di banda ultra larga e di 5G, di connessione internet senza le quali la montagna è esclusa da politiche di rilancio demografico ed economico senza soffermarsi su una questione basilare, come il fatto che i cellulari non prendano».

Ha risposto all’interrogazione l’assessore Andrea Tronzano informando che: «A partire dal mese di febbraio 2021 è stato riattivato presso la Prefettura di Torino un tavolo di lavoro con gli operatori di energia e telefonia al quale hanno partecipato i funzionari della Regione discutendo del ripristino di danni arrecati dalle violente precipitazioni riferite ai mesi scorsi sia degli investimenti per infrastrutture moderne ed efficienti nei territori montani». Aggiunge Tronzano: «Al tavolo, oltre ai rappresentanti di Enel energia erano stati convocati dal Prefetto anche i rappresentanti delle principali aziende di telefonia. La competenza dei segnali cellulari non è in capo alla Regione. Il settore Montagna sta seguendo, con Uncem, tutte le iniziative nazionali atte al potenziamento delle reti e agli investimenti che si potranno mettere in atto».

 

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