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Il pilone ottocentesco di Santa Vittoria ha di nuovo i tre dipinti

Il pilone ottocentesco di Santa Vittoria ha di nuovo i tre dipinti

SANTA VITTORIA Nel borgo Sant’Antonio, lungo la Valle di Spinzo, sorge un piccolo pilone di base circolare, con tre lunette circoscritte sotto un tetto di forma conica, che il Lions club Canale-Roero ha fatto restaurare. Le notizie d’archivio presentano tracce dell’esistenza di una struttura precedente a quella attuale in una mappa del 1746, dove compare in loco una piccola costruzione denominata pilone d’Arduino. Le memorie raccolte nel 1840 dal sacerdote di Santa Vittoria Domenico Fornarese, lo danno ricostruito «con tre facce tonde quando prima ce n’erano quattro» e decorato nel 1847 con i dipinti del pittore cheraschese Belisio.

I soggetti raffiguravano: la deposizione della croce, l’annunciazione a Giuseppe e san Pietro d’Alcantara che chiede il permesso al Papa di fondare l’ordine dei Carmelitani. Da anni la struttura era rovinata e priva della dovuta manutenzione. I dipinti originali erano ormai andati perduti. È stato un progetto del Lions club Canale-Roero, che ha catalogato tutti i piloni presenti nel Roero (circa 300) e ogni anno si impegna a recuperare i più ammalorati, che ha permesso di farlo rivivere. L’artista di Guarene Dino Pasquero, membro del club, ha studiato e reinterpretato i soggetti originali, ridipingendo le tre lunette che compongono il pilone. Per il recupero strutturale e la manutenzione delle parti in muratura, l’intonaco e la sistemazione del sito di contorno esterno il ringraziamento va alla popolazione di Santa Vittoria, in particolare a Luciano Testa, che ha eseguito buona parte dei lavori e si impegnerà per il mantenimento futuro.

L’inaugurazione è prevista per domenica 20, alle 16.15. Interverranno i soci del Lions, l’Amministrazione comunale la Pro loco e la popolazione. Il vicesindaco Adriana Dellavalle ha ringraziato i membri del Lions e i volontari di Santa Vittoria che hanno prestato il proprio lavoro per questa preziosa iniziativa: «I piloni sono segni di un tempo lasciato dai nostri antenati che non deve essere perduto», ha dichiarato Dellavalle.

Federico Tubiello

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