Confartigianato Piemonte evidenzia un forte rincaro delle materie prime

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ECONOMIA  Confartigianato Piemonte ha posto l’attenzione sull’aumento dei prezzi delle materie prime, spiegando che anche le imprese artigiane della regione rischiano di perdere competitività e, quindi, la ripartenza può essere compromessa.

Spiega il presidente di Confartigianato imprese Piemonte Giorgio Felici: «Il nostro ufficio studi ha rilevato che ad aprile 2021 gli aumenti dei prezzi delle materie prime non energetiche sono stati del 33,4 per cento rispetto a un anno prima, con un’accelerazione dei rincari che a marzo  si attestava al 24 per cento in più rispetto allo stesso mese del 2020. Un’impennata che può provocare un effetto dirompente sui costi sopportati dalle piccole imprese manifatturiere piemontesi per l’acquisto di beni necessari alla produzione».

Nel dettaglio, i rincari maggiori si registrano per i metalli di base con il 65,7 per cento in più tra marzo 2020 e marzo 2021. Per i minerali ferrosi i rincari annui sono dell’88,1 per cento. Seguono stagno (77 per cento), rame (73,4), cobalto (68,4), zinco (46,7), nichel (38,5), alluminio (36), molibdeno (32,4). Anche le materie prime energetiche sono aumentate di prezzo, a causa di difficoltà nello spostamento delle merci.

Tanino (Confartigianato edilizia Piemonte): «Prevediamo un aumento per il consumatore dei prezzi dei beni di largo consumo»

Spiega Enzo Tanino, a capo del comparto edilizia degli artigiani piemontesi: «Quanto dureranno queste fiammate di prezzi e quanto incideranno sull’aumento dell’inflazione non è prevedibile, ma è invece facile prevedere un aumento per il consumatore dei prezzi dei beni di più largo consumo a partire dal prossimo autunno. Inoltre c’è un problema edilizia che Confartigianato Imprese ha sottoposto al Governo: l’aumento senza precedenti dei costi delle materie per il settore con la conseguente difficoltà di approvvigionamento rischia di bloccare tanti cantieri, compresi quelli legati al Superbonus 110 per cento».

Giorgio Felici presidente di Confartigianato imprese Piemonte
Giorgio Felici,presidente di Confartigianato imprese Piemonte.

Il presidente Felici richiede «un intervento urgente e risolutivo da parte del Governo a tutela delle imprese coinvolte dal vistoso rincaro delle materie prime. Leggiamo a mezzo stampa che il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile sta preparando un testo che dovrebbe prevedere una compensazione in caso di incrementi attorno al 10 per cento degli approvvigionamenti. Chiediamo quindi che queste misure siano immediate per non vanificare i primi segnali di ripresa».

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