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Il medico Dario Fraire, pioniere dell’ecotomografia in Granda

BRA Ha svolto la professione di radiologo per quarant’anni, lavorando sempre in strutture sanitarie pubbliche. E adesso, dagli inizi del mese, si gode la meritata pensione.

Il dottor Dario Fraire ha prestato servizio per i primi vent’anni della sua carriera presso l’ospedale Santissima Annunziata di Savigliano e gli altri venti presso gli ospedali di Bra, Alba e Verduno. Il dottor Fraire si è dedicato a vari settori della radiologia, ma in modo preferenziale alla diagnostica ecotomografica, della quale si può dire sia stato fra i pionieri nella provincia di Cuneo.

Il medico Dario Fraire, pioniere dell’ecotomografia in Granda
Dario Fraire

Laureatosi in medicina con il massimo dei voti all’Università degli studi di Torino e specializzatosi in radiodiagnostica presso l’Università di Parma, è andato in pensione dal 1° luglio. Ripensando alla sua lunga vita professionale, così ricorda il radiologo: «Nel 1983 il primario emerito del nosocomio saviglianese, professor Settimio Chiarle, mi invitò a seguire la formazione e la pratica relativa alla diagnostica ecotomografica, che si stava affacciando in campo medico-diagnostico (questa indagine viene condotta sistematicamente, secondo i vari piani anatomici dell’organo o della regione considerati, per visualizzarne la morfologia e trarre precise informazioni sui caratteri fisici delle strutture, normali o patologiche quali dimensioni, grado di consistenza e di compattezza) che poi ho utilizzato moltissimo durante tutta la mia carriera».

E aggiunge: «Nel corso di questi 40 anni ho avuto modo di conoscere e lavorare al fianco di tanti colleghi medici, personale tecnico, paramedico e amministrativo di cui conservo un ottimo ricordo e che vorrei davvero ringraziare per tutto il tempo trascorso insieme».

E alla fatidica domanda: «Cosa intende fare adesso che è in pensione?», la risposta è immediata: «Trascorrere più tempo con la mia famiglia (mia moglie e mia figlia) che ha dovuto adeguarsi ai miei impegni lavorativi; poi spero di poter leggere i tanti libri comprati negli anni, che sono rimasti finora in attesa di più tempo libero».

v.m.

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