La gara di Piero Bello: terzo posto e 166 chilometri attorno al Monviso

L'atleta ha partecipato alla 100 Miglia Monviso, gara di corsa in montagna con ben 8mila metri di dislivello

Piero Bello di Sommariva Perno è terzo attorno al Monviso 1
Piero Bello (al centro) sul palco della premiazione a Saluzzo.

CORSA IN MONTAGNA Lo scorso fine settimana, attorno al Monviso si sono svolte tre competizioni di corsa in montagna. Nella Tour Monviso trail, lunga una quarantina di chilometri, hanno occupato i gradini più alti del podio i favoriti gemelli Bernard e Martin Dematteis, mentre la Vertical race (quasi quattro chilometri con circa mille metri di dislivello) l’ha vinta Andrea Rostan.

La 100 miglia Monviso (166 chilometri e ottomila metri di dislivello complessivo) è stata vinta da Paolo Bert, che ha coperto la distanza in 23 ore e 46 minuti, davanti a Fabio Di Giacomo. Il terzo classificato è un roerino, il carrozziere di Sommariva Perno Piero Bello, che corre per la Podistica Valle Varaita. Il suo tempo è stato di 25 ore e 55 minuti. Dei 128 iscritti, solo 79 hanno tagliato il traguardo di Saluzzo.

Spiega Bello: «Fino al 2013 praticavo il judo. Da allora ho iniziato ad appassionarmi a ciclismo, sci alpinismo e corse in montagna. La 100 miglia del Monviso è stata la mia prima gara su distanze così lunghe. Prima, al massimo, avevo corso per cento chilometri».

Il risultato dell’atleta sommarivese è frutto di costanza e dedizione negli allenamenti. Durante la settimana, infatti, deve conciliare lo sport con il lavoro. «Mi dedico a sessioni più intense nei fine settimana, mentre nei giorni feriali alterno la corsa con il ciclismo. In generale, non supero mai i cento chilometri settimanali», racconta Bello.

L’unico problema durante la prova del Monviso è stato un leggero fastidio al ginocchio negli ultimi venti chilometri: «Non ho potuto spingere al massimo nel tratto finale, ma sono riuscito a limitare i danni. Uno dei fisioterapisti presenti lungo il percorso mi ha visitato velocemente e confermato che si trattava solo di affaticamento. Essendo una disciplina estrema va curato ogni dettaglio. Soprattutto è necessario alimentarsi e idratarsi costantemente lungo il percorso, anche se il tuo corpo sembra rifiutare tutto. Se però smetti, arriva la crisi e finisce inevitabilmente la tua gara».

Piero Bello di Sommariva Perno è terzo attorno al Monviso
Piero Bello durante l’ultimo ristoro prima di tagliare il traguardo. Sulla sinistra, la sua compagna.

Lungo il percorso, il sommarivese ha potuto contare sul supporto della compagna Valentina, che gli ha fatto trovare ciò di cui necessitava nei punti stabiliti dagli organizzatori. Continua Bello: «La gara si è svolta come immaginavo. Non ho patito né il sonno, perché l’adrenalina mi teneva sveglio, né il caldo, dato che mi trovavo ad alta quota. Ho tenuto il mio ritmo senza preoccuparmi degli altri».

Nella dotazione da portare obbligatoriamente con sé ci sono telefonino, acqua, alimenti, giacca impermeabile e telo termico. «Il materiale che ci si porta dietro può fare la differenza in momenti di crisi. Pur essendo uno sport individuale, i compagni di squadra danno un aiuto fondamentale, soprattutto in termini di supporto e motivazione. Della Podistica Valle Varaita eravamo in sette e siamo arrivati tutti al fondo».

Le gare attorno al Monviso erano valide anche per le qualificazioni al campionato mondiale di plogging che si terrà in Piemonte a ottobre. La disciplina unisce la corsa alla raccolta dei rifiuti. La competizione è stata ideata dall’albese Roberto Cavallo, che aveva lanciato la prima iniziativa del genere con la Keep clean and run.

Davide Barile

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