L’obbligo di green pass fa triplicare le prenotazioni per il vaccino

contagi piemontesi

TORINO «Dopo l’introduzione del green pass obbligatorio per lavorare abbiamo avuto un incremento esponenziale delle adesioni: parliamo di 6-7 mila adesioni complessive giornaliere alla campagna vaccinale, che sono quasi triplicate. Di queste, circa 3-4 mila sono registrazioni sul portale ilPiemontetivaccina.it, e le altre 2-3 mila sono accessi diretti in più ai centri di vaccinazione». Lo ha sottolineato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, a margine della visita di lunedì pomeriggio al centro vaccinale dell’ospedale San Giovanni Bosco di Torino, dove è partita la somministrazione della terza dose ai soggetti fragili. «Nel caso di persone che non possono ottenere il green pass non per una loro responsabilità – ha sottolineato Cirio – noi facciamo il tampone gratuitamente, come per chi non può vaccinarsi per motivi di salute o per chi avendo contratto il Covid-19 è in attesa dell’estensione del green pass a 12 mesi. Facciamo il tampone gratuito in tutti i casi in cui le persone sarebbero vittime di un sistema che non funziona».

«I dati della campagna vaccinale sono buoni. Di 4 milioni di persone che hanno diritto al vaccino in Piemonte, 3 milioni e 300 mila hanno aderito e sono ora in corso le seconde dosi. Ma quello che ci preoccupa è che di questa quota mancante, 160 mila sono persone che hanno più di 60 anni. Per questo abbiamo tolto tutti i vincoli di prenotazione, e siamo stati i primi in Italia a farlo. La persuasione funziona, ma funziona anche la comodità del servizio», ha aggiunto Alberto Cirio. «In Piemonte quasi l’80% dei ragazzi fra i 16 e i 19 anni ha aderito alla campagna vaccinale, e i due terzi hanno già ricevuto le due dosi. Nella fascia 12-15, il 55% ha aderito e oltre la metà ha già completato il ciclo vaccinale». «Sul personale scolastico abbiamo un dato del 92%. Sul personale sanitario, oggi su 173 mila operatori sanitari, 155 mila sono stati vaccinati: quelli che non hanno aderito sono 18 mila, di cui tremila sono dipendenti della Regione».

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