Ultime notizie

Casa della salute di Alba, per Bo tocca alla fondazione Crc

Casa della salute di Alba, per Bo tocca alla fondazione Crc
Un momento del Consiglio del 28; da destra: Bo, Garassino e Gatto.

IN CONSIGLIO La casa della salute albese, destinata a sorgere negli spazi in cui si trova l’ex ospedale San Lazzaro, è stata al centro del Consiglio del 28 ottobre. A sollevare il tema è stata l’interpellanza presentata dal consigliere di Uniti per Alba Alberto Gatto. Nel mese di ottobre, ci sono stati importanti sviluppi, con la rinuncia da parte della Regione Piemonte alla vendita dei due nosocomi di Alba e Bra, che spiana la strada al futuro dei complessi, andando ad abbattere gli oltre 25 milioni che l’azienda sanitaria Cn2 avrebbe dovuto restituire a Torino.

Poi, in occasione della cerimonia di apertura della Fiera internazionale del tartufo, la fondazione Crc ha confermato l’intenzione di portare avanti l’operazione per la progettazione e la realizzazione della casa della salute albese, attraverso Ream Sgr, la società torinese interamente partecipata dalle fondazioni bancarie piemontesi, specializzata in ambito finanziario e immobiliare.

In questo contesto, durante l’estate, all’azienda sanitaria è arrivata una proposta alternativa, presentata da una cordata di soggetti privati, con il sostegno di Iccrea banca impresa.

Per fare il punto sulla situazione, è intervenuto il sindaco Carlo Bo: «La casa della salute è un’opera fondamentale per il futuro della nostra città e l’errore più grande è stato non affrontare prima questo tema. Oggi la prima opzione è realizzare l’opera con la fondazione Crc, nel più breve tempo possibile. Per quanto riguarda la situazione attuale, eravamo arrivati a definire molti aspetti in modo quasi definitivo, pur mancando ancora la scatola giuridica necessaria per l’operazione, ma purtroppo le condizioni di salute del presidente della Crc Giandomenico Genta hanno rallentato l’iter. Siamo stati pertanto soddisfatti della conferma da parte del vicedirettore della fondazione Ezio Raviola e proseguiamo su questa strada, per cercare di definire gli aspetti mancanti».

Per il sindaco, nell’ultimo mese sono stati fatti passi in avanti: «Abbiamo inviato la documentazione necessaria alla società Ream e auspichiamo al più presto l’avvio di un tavolo di confronto tra i soggetti coinvolti. Per quanto riguarda la proposta dei privati, non ci riguarda e sarà compito dell’Asl rispondere. Ma allo stesso tempo, proprio la proposta ci conferma la forte appetibilità dell’area, che siamo convinti debba rimanere a specifica destinazione sanitaria. A tal proposito, visto che la casa della salute dovrebbe sorgere interamente negli spazi in cui oggi si trova la parte più recente del San Lazzaro, rimane da definire il futuro della manica storica».

La risposta ha fatto storcere il naso a Gatto: «Ringrazio il sindaco, ma non mi pare ci siano grandi novità. E, soprattutto, ritengo sia necessario chiarire certi punti: se non ci riguarda la proposta presentata dai privati con Iccrea, allora non dovrebbe riguardare il Comune nemmeno quella della fondazione Cassa di risparmio di Cuneo. Invito pertanto l’Amministrazione ad approfondire tutte le proposte, compresa quella presentata dai privati, che peraltro prevede tempi di realizzazione ben definiti. Tra le diverse soluzioni, sarebbe importante non dimenticarsi la possibilità di ricorrere ai fondi del Pnrr: anziché guardare solo ai privati, perché non pensare anche agli spiragli che si possono intravvedere nel pubblico, con fondi statali o anche europei?».

Francesca Pinaffo

Banner Gazzetta d'Alba