Essere costruttori di pace: Alba si impegna davanti al Monumento di caduti

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ALBA Dopo l’assegnazione, all’unanimità, della cittadinanza onoraria al Milite ignoto Alba ha ricordato i suoi caduti con una cerimonia al monumenti ai caduti nei giardini di via Roma nel corso della Giornata dell’unità nazionale e delle forze armate, alla presenza delle associazioni combattentistiche.

Dopo l’ingresso del gonfalone della Città di Alba decorato della medaglia d’oro al valore militare e l’alzabandiera con l’esecuzione dell’inno italiano, il sindaco di Alba Carlo Bo, assieme al presidente del consiglio Domenico Boeri e al tenente colonnello Claudio Blardone, comandante del battaglione alpini Saluzzo, ha deposto la corona di alloro ai piedi del monumento.

Ha, quindi, preso la parola don Dino Negro, parroco della Cattedrale, ricordando il recente grido di pace di papa Francesco, in visita alle tombe dei caduti, e ammonendo i tanti presenti che: «Noi siamo qui oggi per consolidare il nostro impegno a essere sempre più costruttori di pace».

Essere costruttori di pace: Alba si impegna davanti al Monumento di caduti

Dopo la lettura della preghiera del Milite ignoto da parte di Roberto Cerrato, il primo cittadino albese ha ripercorso la storia di Maria Bergamas, la mamma di un militare caduto nella prima guerra mondiale che, il 28 ottobre 1921, ebbe l’incarico di scegliere tra undici feretri non identificabili quello che sarebbe diventato il Milite ignoto, poi traslato il successivo 4 novembre all’Altare della patria a Roma.

«La traslazione del Milite ignoto è stato un momento di grande unificazione del nostro paese e oggi abbiamo il dovere di ricordare per non dimenticare, sentire nostro l’articolo 11 della Costituzione che recita che l’Italia ripudia la guerra, per mantenere viva la fiamma della memoria e garantire i valori di libertà e democrazia nel presente e futuro», ha dichiarato il sindaco Carlo Bo.

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A chiudere l’incontro, il tenente colonnello Claudio Blardone, dopo aver ricevuto dal primo cittadino la delibera e il diploma del conferimento della cittadinanza onoraria al Milite ignoto, ha testimoniato con commozione come «Il Milite ignoto sia ora come allora simbolo di unità nazionale. Ricordare è un dovere per onorare il sacrificio non solo degli anziani, ma soprattutto dei giovani che come loro hanno deciso di servire il paese, quali rappresentanti delle forze armate».

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