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Marello propone un emendamento per distribuire risorse straordinarie ad associazioni e circoli di promozione sociale

Ritirato perché non accolto dalla Giunta sarà ripresentato a gennaio: «Non cesseremo di difendere tali vive realtà sociali».

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TORINO Tra gli emendamenti presentati dal gruppo Pd in occasione della votazione in aula del Ddl 163 Disposizioni finanziarie e variazione del Bilancio di previsione 2021-2023 vi è quello proposto dal consigliere Maurizio Marello che prevede la distribuzione di risorse straordinarie ad associazioni o circoli di promozione sociale dei diversi Comuni piemontesi.

L’emendamento, non accolto dalla Giunta e dunque ritirato per essere ripresentato a inizio 2022 in sede di previsione di bilancio, consisteva nella messa a disposizione di risorse straordinarie volte a definire un bando regionale per l’erogazione di un contributo una tantum, a favore di quelle tante associazioni o circoli di promozione sociale, per favorire la loro ripartenza dopo i duri mesi di lockdown, totale o parziale. Per l’annualità 2021 l’emendamento avrebbe posto a budget un milione di euro, all’incirca 1.500 euro per ciascuna attività.

«Il mondo dell’associazionismo, del terzo settore in genere, a ogni livello, è stato duramente penalizzato dalla pandemia che ha imposto grandissimi sacrifici – ha spiegato Marello. Infatti, per contrastare la grave emergenza causata dal Covid-19, per almeno un anno e mezzo si sono rese necessarie misure restrittive che hanno previsto la forte limitazione di quasi tutte le attività ricreative e gli eventi, all’aperto e al chiuso, specie quelli collegati ad attività di somministrazione e quelli con intrattenimento musicale o danzante. In molti casi le piccole associazioni e i circoli hanno tuttavia rappresentato, nel corso della pandemia, un punto di riferimento sociale per le comunità e ritengo che l’importanza di tale ruolo vada loro riconosciuta anche economicamente».

Precisa ancora Marello: «Solo una parte di queste realtà è riuscita ad ottenere bonus o ristori sulla base dei provvedimenti statali e regionali dei mesi scorsi, dunque si ritiene necessario predisporre un bando ad hoc, che assicuri ristori economici a carattere generale, sulla falsariga degli interventi rivolti alle Pro Loco piemontesi. Tale risorse straordinarie andrebbero così, prioritariamente, a favore di quelle associazioni o circoli di promozione sociale che non hanno ricevuto altri contributi dalla Regione Piemonte».

A seguito del ritiro conclude Marerro: «La scelta di ritirare l’emendamento è motivata dal mancato accoglimento della Giunta, la cui scarsa sensibilità verso questa situazione ci lascia stupiti e dispiaciuti: tuttavia presenteremo nuovamente il testo e non cesseremo di difendere i diritti di tali vive realtà sociali».

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