E ora Alba guarda anche al turismo più inclusivo

Giornata delle persone con disabilità: le storie 2

ALBA Dall’istituzione della figura del garante per le persone disabili alla descrizione di un nuovo progetto che punta a un turismo più inclusivo in città: il 3 dicembre, nel palazzo comunale, si presenteranno le iniziative albesi sul fronte della disabilità.

Elisa Boschiazzo
Elisa Boschiazzo

Spiega Elisa Boschiazzo, assessore ai servizi sociali: «Prima di tutto, illustreremo alle associazioni la figura del garante, la cui istituzione è stata votata all’unanimità nell’ultimo Consiglio comunale e la cui figura dovrà essere istituita tramite un apposito bando: al momento non lo abbiamo ancora aperto, perché volevamo prima coinvolgere le associazioni». E poi si presenterà un nuovo progetto, sviluppato insieme al consorzio socioassistenziale: «Ci siamo chiesti quanto fosse inclusiva la nostra offerta turistica, dall’eliminazione delle barriere architettoniche a tutto ciò che può rendere difficoltoso il soggiorno per le persone con diverse tipologie di disabilità. L’idea è stata di coinvolgere un gruppo di giovani disabili, che testeranno le diverse strutture ricettive e affronteranno una serie di esperienze turistiche per capire che cosa ci sia da migliorare e quale sia il nostro livello generale di attenzione come territorio».

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Non è la prima volta che gli enti albesi portano avanti iniziative attente all’inclusività dell’offerta turistica, come spiega l’assessore al turismo Emanuele Bolla: «Lo scorso ottobre, all’interno dei padiglioni della Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba, è stato inaugurata un’installazione pensata per descrivere la manifestazione nella lingua dei segni, con sottotitoli in inglese e in italiano. Si tratta di un’iniziativa pensata per la comunità delle persone sorde, così da offrire loro informazioni più dettagliate su ciò che accade nel Mercato mondiale del tartufo nel cortile della Maddalena: si tratta di un progetto importante ed è molto significativo che il mondo del tartufo albese si sia aperto in modo coeso nei confronti delle persone sorde, così da permettere loro di vivere a pieno un’esperienza positiva nella nostra città».

Anche perché a sancire l’abbattimento di ogni ostacolo, non soltanto architettonico, è stata la Convenzione delle Nazioni unite sui diritti delle persone con disabilità, già sottoscritta fin dal 2006.

f.p.

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