Molti gli sferisteri abbandonati nei paesi di Langa e Roero

Molti gli sferisteri abbandonati nei paesi di Langa e Roero
Il muro d'appoggio dell'ex sferisterio di Magliano Alfieri.

PANORAMICA In Langa e Roero non è difficile imbattersi in ciò che resta di sferisteri che hanno conosciuto in passato stagioni sportive di buon livello. A Magliano Alfieri, dello sferisterio Don Ettore Drocco è rimasto il muro d’appoggio in mattoni, ormai coperto in parte da rampicanti e in parte da tabelloni metallici per i manifesti elettorali. Il terreno di gioco è diventato un parcheggio e dove c’erano le gradinate sono stati realizzati marciapiedi. Per una decina d’anni il campo roerino è stato uno dei più importanti della massima serie. La Maglianese, sponsorizzata dall’Hotel Royal Torino dell’indimenticato Alfonso Rava, partecipò alla Serie A dal 1992 al 2002, arrivando anche a disputare due finali per il titolo, nel 1996 con Dogliotti e nel 1998 con Dotta. Anche se le finali si giocarono in campo neutro per ragioni di capienza, l’impianto è stato teatro di molte sfide di alto livello.

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Lo sferisterio di Roddino.

È un parcheggio anche lo sferisterio di Mango che, pur non avendo mai conosciuto la massima serie, ha vissuto stagioni importanti tra gli anni ’70 e ’80. A ricordarci il suo passato, ci sono ancora i numeri sul muro e la pantalera addossata alla parete. Anche a Govone il campo è abbandonato da anni. Lo sferisterio ai piedi del parco del castello fu protagonista di campionati ad alto livello in Serie B tra la fine degli anni ’60 e l’inizio del decennio successivo.

La parte bassa del muro e la gradinata ormai sepolta dalla vegetazione sono ciò che resta dello sferisterio della Cascata, attivo a metà degli anni ’70, a pochi metri dall’omonimo ristorante ai piedi della collina di Verduno. L’unica parte recuperata è quella un tempo destinata a ingresso, bar e spogliatoi, che oggi ospita un laboratorio per la produzione di salsiccia. Sul palcoscenico della Serie A lo sferisterio della Cascata ha ballato per poche estati, dal 1973 al 1977.

Tra i campi inutilizzati, uno dei più recenti è quello di Roddino, che ha visto la squadra di casa disputare alcune buone stagioni in Serie B. Oggi, sul terreno di gioco, sta facendo capolino l’erba e il tabellone segna ancora il punteggio di 40-15. Il match ball dell’ultima partita giocata da quelle parti, non molti anni fa.

Corrado Olocco

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La gradinata del campo de La Cascata, a Verduno.
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