Ultime notizie

Spaccio di droga nel quartiere Praia: retata di Finanza e Polizia

ASTI Spacciare droga, per una le sei persone arrestate ieri (venerdì 10 dicembre) nel quartiere Praia, era un’attività normale: uno degli uomini raggiunti dalle ordinanze di custodia in carcere, spiccate dai giudici del Tribunale astigiano, si portava appresso anche il figlio di 9 anni. Le cessioni di cocaina avvenivano davanti agli occhi del ragazzino che faceva da palo per il padre, avvisandolo dell’eventuale presenza delle forze dell’ordine.

Il  comportamento del genitore è solo uno degli aspetti scoperti, in mesi di indagini congiunte dalla  Guardia di finanza e dalla Squadra mobile della Questura cittadina: cento le vendite documentate – nell’ambito dell’operazione denominata Linus – fra i mesi fra febbraio e giugno 2021 nell’inchiesta, nata da un’intercettazione delle fiamme gialle, impegnate in un’indagine per reati contro la pubblica amministrazione.

I finanzieri avevano ascoltato alcune conversazioni di uno degli inquisiti, cliente delle persone arrestate: da qui erano risaliti alla rete di spaccio, basata su un sistema di consegne a domicilio della droga. Prima i pusher passavano a raccogliere le “ordinazioni” e il denaro, quindi recapitavano a casa dei clienti, cocaina e altri stupefacenti. Gli elementi probatori raccolti hanno permesso alla Procura di emettere, oltre alle ordinanze di custodia del Gip, 14 decreti di perquisizione, eseguiti, all’alba del 10 dicembre, nel quartiere Praia, da 70 uomini fra poliziotti e finanzieri, mobilitati, oltreché dai reparti di Asti, dalle Questure di Torino e Genova.

Per coordinare i controlli è stato fatto affluire anche un elicottero delle fiamme gialle, decollato dall’aeroporto varesino di Venegono. Nelle abitazioni controllate sono stati rinvenuti 48 grammi di cocaina e 170 di hashish,  5.500 euro in contanti e un vero e proprio arsenale: 50 proiettili per pistola calibro 9×21 altri sette per armi calibro 7,65, due pistole, un tirapugni con coltello e un taglierino, sequestrati assieme al materiale per il confezionamento delle dosi. L’esito delle ispezioni ha condotto alla denuncia, in stato di libertà, di altre otto persone.

Davide Gallesio 

Banner Gazzetta d'Alba