C’è tanto da fare per educarci alle buone pratiche che salvaguardano l’ambiente e la nostra salute

C’è tanto da fare per educarci alle buone pratiche che salvaguardano l’ambiente e la nostra salute
Un’iniziativa avviata nel Comune di Ceresole per rimuovere i tanti rifiuti abbandonati sul territorio.

LETTERA AL GIORNALE  Gentile direttore, leggo su Gazzetta d’Alba della scorsa settimana che il Comune di Alba vorrebbe affrontare il problema del pattume prodotto dai cittadini (240 chilogrammi a testa per ogni abitante) con i sacchetti indifferenziati. Duecentoquaranta chilogrammi sono una quantità inaudita, preoccupante e pericolosa per l’ambiente e per la nostra salute, un problema vecchio, che andrebbe combattuto alla fonte e non con accomodi che non risolveranno nulla.
A cosa può servire un sacco per la raccolta dei materiali indistinti se ogni volta che un cittadino si reca a fare la spesa presso un centro commerciale porta a casa l’ottanta per cento di involucri di plastica e affini, anche soltanto per una fetta di prosciutto o una bistecca. Se si volesse prendere di petto la questione (e sarebbe ora) basterebbero poche leggi e giuste per mettere al bando gli involucri di plastica, come quelli di altre sostanze nocive. Pare che da anni si voglia girare intorno al vero problema senza volerlo affrontare. Mentre è tempo di fare delle scelte trasparenti che possano effettivamente mettere fine allo scempio, una vera e propria bomba ecologica sulla pelle delle persone. Capisco che non dipende soltanto da un Comune, che sono scelte politiche e che in tempi di bla bla bla rischiano di non vedere la luce. E ciò nonostante il mare, le foreste e la nostra vita ci mostrino ormai da tempo le ferite.

Bruno Murialdo

Gentile Murialdo, proprio su questo numero, alle pagine 10-11, ritorniamo sul tema, cercando di approfondire la questione rifiuti e le ragioni per cui tra Alba e Bra c’è una così evidente disparità di risultati nella raccolta differenziata. Al di là delle situazioni concrete, relative alle due città, c’è comunque un problema di fondo che va sollevato e che Gazzetta ha più volte segnalato non soltanto per Alba e Bra, ma per tutto il territorio attorno, di Langa e Roero: l’abbandono indiscriminato di pattume nei luoghi più impensati, segno evidente di maleducazione e scarso senso civico, che poi si traduce in danno economico per tutti. Tanto che molti Comuni sono stati costretti a piazzare telecamere ovunque per scoraggiare i vandali del territorio.
Ora, per quanto si inseguano e vengano sanzionati i seminatori di pattume, se manca l’educazione dei cittadini, è come lottare contro i mulini a vento. Ecco perché, oltre a perseguire un’informazione puntuale sull’argomento, da alcuni anni sosteniamo la comunità Laudato si’-Gazzetta d’Alba, che sulla scia dell’enciclica di papa Francesco, promuove tutte le buone pratiche di salvaguardia e difesa dell’ambiente nella nostra zona, con incontri di formazione e sensibilizzazione, ma anche con azioni pratiche di pulizia del territorio e piantumazione di alberi, coinvolgendo soprattutto le giovani generazioni nelle scuole. Diamo loro una mano, sosteniamoli e, soprattutto, partecipiamo alle loro iniziative: un impegno che ritorna tutto a vantaggio nostro e della comunità civile.

g.t.

Banner Gazzetta d'Alba