Lezioni dedicate alle masche per le scuole primarie dell’istituto Bossolasco-Murazzano

Alla scuola primaria lezioni dedicate alle masche

BOSSOLASCO In tutti i plessi della scuola primaria dell’istituto comprensivo Bossolasco-Murazzano è stato attuato il progetto Calendario, con il quale le masche sono diventate materia di studio grazie agli interventi degli esperti Beppe Fenocchio e Oscar Barile. «Fenoglio scriveva che in Langa si può trovare il senso dell’umano nell’orizzonte sospeso tra cielo e terra. In questa terra avvolta da nebbie fitte si nascondono volti, paesi, fiumi, boschi, campi, che hanno racchiuso storie preziose e potenti che profumano di mistero e saggezza contadina. È grazie a essa che sono giunte sino a noi le leggende delle masche, contornate di simbologia e luoghi a noi noti, di alcuni dei quali c’è traccia in libri storici conservati a Torino o in altri luoghi Istituzionali. Di altre non c’è traccia scritta, ma solo un narrare orale che si tramanda di generazione in generazione, sino ad arrivare nelle nostre orecchie», hanno detto gli insegnanti.

Il professor Beppe Fenocchio, che da tempo raccoglie le testimonianze degli anziani della zona, ha detto: «Sono soddisfatto anche per gli interventi effettuati da parecchi bambini e insegnanti e sono felice di aver fatto conoscere le mie amiche e amici testimoni e narratori Vincenzina Ruffino, Assunta Camia, Palmina Sobrero, Carolina Drocco, Nando Mossio, Irma Fessia, Pierin Francone, Oreste Francone, Giovanna Volpiano e Luigi Fazzino e di aver contribuito a realizzare il progetto dell’istituto». Proseguono gli insegnanti: «In questo scorcio di terra meraviglioso che ha fatto da cornice al nostro lavoro, bambine e bambini si sono confrontati, hanno vestito i panni dei ricercatori e hanno rielaborato storie ormai lontane, ma ancora ricche di fascino. Le stesse che si potranno ammirare sfogliando le pagine del calendario».

Aggiungono i docenti: «Si è cercato di alimentare la curiosità e tenere viva la fiamma della conoscenza sviluppando nei ragazzi un pensiero critico anche grazie alle loro famiglie che hanno contribuito all’organizzazione di incontri tematici portando nelle scuole libri antichi, registri, ricercatori e nonni esperti di racconti avvincenti sulle masche».

Giorgia Barile

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