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Tempo di saldi dal 5 gennaio, occasioni al via

Tempo di saldi dal 5 gennaio, occasioni al via 2

PROMOZIONI INVERNALI Quali previsioni si possono azzardare per i saldi 2022, in partenza dal 5 gennaio? Risulta difficile intuirne in anticipo l’andamento, soprattutto per l’impatto che potrebbe avere l’evoluzione della pandemia. Di certo ci sono alcuni aspetti con cui stanno facendo i conti i negozianti, come i ritardi nelle consegne che mettono a rischio l’assortimento dei prodotti. Per questo è importante non lasciarsi scappare le occasioni.

Micaela Delsanto
Micaela Delsanto

Micaela Delsanto è la capogruppo del settore abbigliamento e calzature per l’Associazione commercianti albesi, oltre a essere presidente del comitato Alba sotto le torri dei commercianti del centro storico: «La crisi delle materie prime che sta bloccando la produzione in tutto il mondo si riflette anche sulle prossime vendite di fine stagione. Nonostante ciò, le vendite dell’autunno e del Natale hanno riportato ottimi risultati. L’alta stagione nel territorio di Langhe e Roero, per fortuna, ha risentito meno della pandemia e non possiamo far altro che confidare nell’aiuto dei vaccini affinché la situazione possa migliorare. In questo momento le consegne sono in ritardo e, dato l’assortimento ridotto di prodotti, sicuramente gli acquisti migliori si realizzeranno nei primi giorni dei saldi: come al solito, nei negozi della nostra area, le persone potranno trovare qualità e cortesia, per non lasciarsi scappare le migliori occasioni».

Lucia Barbero è la titolare di uno storico negozio di abbigliamento maschile: «La situazione pandemica, in questo momento, rende azzardata ogni previsione sui saldi. Il periodo di Natale ha visto un importante afflusso di clientela e le vendite sono andate oltre le aspettative, trainate da un ottimo autunno. La mancanza dei prodotti, legata ai ritardi nelle consegne, potrebbe condizionare l’avvio dei saldi, concentrando gli affari più convenienti all’inizio delle promozioni di fine stagione. Confidiamo che il momento psicologicamente difficile non condizioni la clientela e che questa continui ad affidarsi ai negozi del territorio, gestiti in massima sicurezza».

Tempo di saldi dal 5 gennaio, occasioni al via

In un negozio di abbigliamento femminile monomarca, le commesse sono reduci dal periodo delle vendite natalizie: «Non ce lo aspettavamo, ma quest’anno abbiamo superato anche l’afflusso del 2019», dice la referente. «Stiamo ricevendo alcune richieste di cambi, ma è difficile trovare le taglie, perché abbiamo venduto tutto e siamo in attesa dei rifornimenti. Per quanto riguarda i saldi, sentendo la nostra clientela, siamo fiduciosi, perché c’è interesse. I nostri consigli sono sempre gli stessi: non aspettare le ultime settimane, ma sondare i negozi fin dai primi giorni. E poi, se si trova il capo che si desiderava, non lasciarselo sfuggire». Concetti ribaditi anche dalla commessa di un negozio di scarpe: «Quest’anno a Natale abbiamo lavorato tantissimo ed è stata una bella iniezione di fiducia per il settore: abbiamo l’impressione che le persone, dopo il boom degli acquisti on-line, abbiamo riscoperto la bellezza di frequentare i negozi, proprio come momento di socialità e di ritrovata normalità. Altre chiusure sarebbero senz’altro difficili da accettare, ma per ora le premesse sono buone anche per i prossimi mesi».

Nei negozi si incontra chi è tornato per cambiare un regalo trovato sotto l’albero e chi guarda alle vetrine in attesa degli sconti, si respira già l’aria dei saldi. In un negozio di abbigliamento, una ragazza è intenta a provare alcuni maglioni: «Ho ricevuto un vestito dal mio fidanzato, ma non mi calza bene, così sono venuta a cambiarlo con un maglione, di cui ho bisogno. Nel frattempo, ho visto altri capi che mi piacerebbe acquistare, ma preferisco fare una foto e tornare con i saldi».

«Acquistiamo nei negozi»

Le vendite al dettaglio tornano di segno positivo e incoraggiano il settore

In Piemonte, come nella maggior parte delle regioni, inizieranno il 5 gennaio e proseguiranno fino a marzo: sono i saldi invernali, l’occasione per acquistare capi della stagione autunno-inverno a prezzo scontato.

Un momento sempre atteso dagli appassionati di shopping e in generale da chi vuole rifarsi il guardaroba nel pieno dell’inverno, ma che quest’anno si trova ancora una volta a fare i conti con le incertezze dovute alla pandemia.

Ad Alba, tra le vie del centro storico e gli altri corsi, il commercio è reduce da una stagione che ha permesso di ottenere ottimi risultati, grazie al turismo e a un clima di ripresa che ha riportato le persone nei negozi.

Fabrizio Pace
Fabrizio Pace

Lo dice anche Fabrizio Pace, direttore dell’Associazione commercianti albesi: «Durante il periodo della Fiera del tartufo, così come nel periodo natalizio, i risultati delle vendite sono stati ottimi, anche grazie a molte iniziative portate avanti in tutto il territorio, che hanno incentivato le persone a vivere le nostre vie, le nostre piazze e di conseguenza a fare acquisti nei negozi di fiducia. Per quanto riguarda il turismo, nonostante la mancanza di una fetta importante dei visitatori provenienti dall’estero, abbiamo assistito a numeri molto importanti, anche grazie alla riscoperta del turismo di prossimità, con persone provenienti dallo stesso Piemonte e dalle regioni vicine che hanno scelto di trascorrere uno o più giorni a visitare Alba, come anche le Langhe e il Roero».

In questo momento, in vista della partenza di domani, la vera sfida sarà ottenere buoni risultati anche durante i mesi dei saldi: «Ciò che ci auguriamo è che le persone superino la soglia psicologica del periodo pandemico e continuino a frequentare i negozi, in totale sicurezza e nel rispetto della normativa vigente». A livello nazionale, per la prima volta dal 2016, i dati delle vendite al dettaglio tornano di segno positivo e incoraggiano il settore. Lo dicono gli ultimi dati disponibili sviluppati dall’Istat, relativi al mese di ottobre 2021, quando si è registrato un più 0,1 per cento di valore delle vendite rispetto al mese precedente e un più 0,2 per cento dei volumi venduti. Da notare che a trainare la crescita sono i beni non alimentari, mentre i beni alimentari registrano un calo dello 0,1 per cento del valore e dello 0,2 per cento dei volumi.

Su base annua, le vendite al dettaglio sono aumentate del 3,7% in valore e del 2,8% in volume. Questo perché, sempre secondo i dati dell’Istat, si è registrato un rallentamento del commercio on-line, dopo il balzo in avanti compiuto da inizio pandemia per via delle diverse restrizioni che hanno interessato i negozi.

ALCUNI CONSIGLI PER I CONSUMATORI

Consigli per i saldi? Ci pensa il Codacons, l’insieme delle associazioni che tutelano i consumatori, con un decalogo chiaro e mirato per muoversi al meglio tra sconti e occasioni.

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Il primo punto: conservare sempre lo scontrino, perché non è vero che i capi in saldo non si possono cambiare. Il negoziante è sempre tenuto a sostituire l’articolo che viene venduto difettoso. Se il cambio non è possibile, per esempio perché il prodotto è finito o non ci sono più taglie, allora il cliente avrà diritto alla restituzione dei soldi. Il secondo punto da tenere a mente è che le vendite devono essere davvero di fine stagione: la merce esposta deve essere pertanto l’avanzo della stagione e non un fondo di magazzino.

Un altro consiglio utile è cercare di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare nei negozi, così da evitare di comprare capi o altri prodotti che poi si riveleranno poco utili. E, anche durante il saldi, il Codacons ribadisce l’importanza di guardare sempre l’etichetta: per esempio, se si parla di un abito o di un altro capo di abbigliamento, è sempre una buona pratica controllarne la composizione, per valutare la bontà o meno del prezzo.

Attenzione poi agli sconti superiori al 50 per cento, soprattutto se così elevati fin dai primi giorni dei saldi: anche per questo si ribadisce il concetto di servirsi preferibilmente nei negozi di fiducia o scegliere merce di cui si conosce già il prezzo e la qualità, evitando anche quei negozi che non espongono il cartellino con il vecchio prezzo, quello aggiornato e il ribasso.

Francesca Pinaffo

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