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Torino: multe nei bar per violazione delle norme anti Covid

Evade dai domiciliari e poi chiama la Polizia per un alterco

TORINO Negli scorsi giorni, visto l’aumento dei contagi, la Polizia ha svolto alcuni controlli sul rispetto delle norme anti Covid all’interno di esercizi commerciali del capoluogo torinese. Sono diverse le irregolarità riscontrate, che hanno portato a multe e denunce.

Durante la serata di martedì 2 gennaio, alcuni equipaggi del Reparto prevenzione crimine, insieme alla Polizia municipale e all’Asl, hanno svolto un controllo straordinario in alcuni locali dei quartieri Crocetta e Santa Rita. Nella prima zona è stato sanzionato un bar con una multa di 2.140 euro per la violazione di alcune norme anti Covid e per il mancato rispetto di altre disposizioni amministrative.

Poco dopo le 21, gli ispettori dell’Asl hanno poi trovato un pub, sempre del quartiere Crocetta, che presentava sia una cucina in pessime condizioni igieniche con sporcizia diffusa sia sui pavimenti e sulle attrezzature che estintori senza revisioni periodiche e impianti elettrici con alcune anomalie. Perciò, gli ispettori hanno ordinato l’immediata chiusura dell’attività per motivi igienico sanitari e hanno applicato una sanzione di duemila euro. Denuncia immediata per il titolare dell’esercizio per la mancata revisione dei dispositivi antincendio, oltre a ulteriori 1.400 euro di multa poiché due degli undici clienti presenti erano privi del green pass, così come una delle persone che operava nel locale.

A un pub del quartiere Santa Rita, infine, è stata fatta una multa di 1.200 euro per il mancato utilizzo della mascherina e per la mancanza della certificazione verde di persone presenti sul posto di lavoro.

Durante la scorsa settimana, le verifiche avevano portato alla chiusura per cinque giorni di un bar del quartiere Vanchiglietta, con relativa sanzione al titolare dell’esercizio. In zona San Paolo, invece, oltre ad aver riscontrato irregolarità in una panetteria del quartiere Pozzo Strada, i poliziotti hanno denunciato in stato di libertà il proprietario di un bar che, durante l’ispezione, aveva fornito agli agenti un green pass senza un documento di riconoscimento, sostenendo di non essere in grado di procurarselo. In seguito l’uomo ha ammesso che si trattava della certificazione di un suo conoscente. Gli agenti, pertanto, lo hanno denunciato per falsa attestazione a un pubblico ufficiale e sostituzione di persona.

 

l.g.

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