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In crescita il mercato piemontese dei prodotti Dop e Igp

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ECONOMIA Il rapporto Ismea-Qualivita 2021 sull’economia dei prodotti Dop italiani descrive un settore da 16,6 miliardi di euro riportando il ritorno economico delle filiere agroalimentari e vitivinicole nelle Regioni e nelle Province di tutto il Paese. Il Piemonte, che conta 82 prodotti Dop e Igp è una delle cinque regioni il cui impatto economico supera il miliardo, con un valore pari a 1.387 milioni di euro nel 2020 (+2,7% sul 2019) grazie al lavoro di 12.806 operatori.

In crescita il mercato piemontese dei prodotti Dop e Igp 1Le prime province in questa classifica sono Cuneo (755 milioni di euro), Asti (304), Alessandria (206) e Novara (81). Il comparto vino conta 59 filiere che generano un valore alla produzione di oltre un miliardo di euro nel 2020. L’aumento è dell’ 1,3 per cento rispetto al 2019. La regione è seconda in Italia, dopo il Veneto, per valore economico generato coinvolgendo 8.883 operatori. Le denominazioni con il maggiore ritorno economico sono l’Asti Dop e il Barolo Dop, seguite dal Langhe Dop, il Gavi Dop, il Piemonte Dop e la Barbera d’Asti Dop.

In crescita il mercato piemontese dei prodotti Dop e Igp

Il comparto gastronomico conta 23 filiere che generano un valore alla produzione di 361 milioni di euro nel 2020. Si tratta di un aumento del 6,9 per cento rispetto al 2019. La Regione è sesta in Italia per valore economico generato coinvolgendo 3.923 operatori. La denominazione che partecipa di più al valore economico è il Gorgonzola Dop. Seguono la nocciola del Piemonte Igp e il grana padano Dop.  Vengono poi altri formaggi regionali come la toma piemontese Dop, il raschera Dop, il Bra Dop e il Castelmagno Dop.

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