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Orsola Bonino: «Sostegno anche con insegnanti della rete locale»

L’INTERVISTA 1 è stata nominata garante dei diritti delle persone con disabilità per il Comune di Alba, ruolo istituito da una delibera del Consiglio comunale del 28 ottobre. Settant’anni, da sempre attiva nel volontariato, prima della pensione lavorava nell’area amministrativa dell’Asl Cn2.

Bonino, da dove nasce la voglia di mettersi in gioco a servizio dei più deboli?

Orsola Bonino: «Sostegno anche con insegnanti della rete locale»

«Nasce in ambito familiare: ho una figlia disabile di 38 anni e lotto da sempre per farla sentire integrata. Nel 1998 siamo stati i primi ad Alba a iscriverla a una scuola superiore, il liceo Da Vinci. All’epoca abbiamo dovuto insistere per far sì che frequentasse le lezioni insieme agli altri e non in classi separate. Posso dire che i nostri sacrifici non sono stati vani: già l’anno successivo il nostro esempio fu imitato. Il volontariato, molte volte, inizia tra le mura domestiche: in casi come il nostro, è il vivere quotidiano a essere difficile, il supporto è necessario anche per le azioni più banali».

Quali incarichi ha avuto in precedenza?

«Per quindici anni, fino al 2014, ho fatto parte della Consulta comunale per le pari opportunità e, per un decennio, ho ricoperto la carica di presidente. Sono stata rappresentante albese dell’associazione Mai più sole che si occupa della lotta alla violenza sulle donne. Insieme a Mariangela Roggero Domini, che all’epoca era assessora, nel 2010 ho redatto il protocollo d’intesa tra Comune, Asl, consorzio socioassistenziale, Polizia municipale e altri enti per tutelare le donne vittime di violenza e intervenire per prevenire il fenomeno».

Quale sarà la sua prima attività come garante?

«So di avere di fronte a me un periodo molto impegnativo, la nomina mi onora, mi rende felice e mi fa sentire una grande responsabilità. Sarà ora necessario mappare le associazioni presenti sul territorio che si occupano di disabilità, capire dove sono e di cosa hanno bisogno. Alba ha sempre avuto una particolare attenzione al tema, ma per capire a che punto siamo devo prima incontrare le varie realtà».

Ha già in mente qualche intervento specifico?

«Dalla nascita di mia figlia è cambiato molto, i tempi sono migliorati anche se qualche problema resta. Una famiglia di fronte a situazioni del genere si trova spiazzata ed è utile che abbia qualcuno che la possa ascoltare e orientare: il mio ruolo sarà anche in questo senso. È positivo il fatto che, dal 2016, esista il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Ma l’occasione offerta dagli incentivi per le ristrutturazioni potrebbe aiutare. Per quanto riguarda la scuola, devo verificare se, come all’epoca di mia figlia, esista una rete di insegnanti di sostegno comunali per coprire eventuali assenze dei docenti nominati dal ministero».

Davide Barile

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