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Reati ambientali: 103 casi documentati dai forestali in Granda nel 2021 e 600mila euro di multe

Metalli pesanti nei terreni sui quali era finito il falso compost della Olmo Bruno

FORESTALE Sanzioni per un milione e centomila euro, connessi a 692 illeciti amministrativi documentati, riversati in 293 notizie di reato, presentate all’autorità giudiziaria, a carico di 296 persone: le cifre si riferiscono all’attività svolta, nel 2021, dai Carabinieri forestali in Provincia di Cuneo. Fra gli ambiti d’intervento di competenza del corpo spicca la prevenzione dei reati a sfondo ambientale: un’attività svolta a più livelli dagli sversamenti di rifiuti lungo le strade all’abbandono di rifiuti – dalle quali sono scaturite 75 prescrizioni di ripristino della situazione antecedente le violazioni – fino alle investigazioni complesse.

In questo campo l’Albese occupa, purtroppo, un posizione di spicco, con l’inchiesta Fertil plastic coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Torino e condotta dai militari di Cuneo che, lo scorso giugno, hanno eseguito 11 misure di custodia cautelare e sequestrato l’impianto di produzione di compost della Olmo Bruno di Magliano Alfieri (azienda controllata dal gruppo Egea) dal quale migliaia di tonnellate di reflui fognari, di metalli pesanti e di idrocarburi che avrebbero dovuto venir trattati, venivano invece sversati in 40 ettari di campi fra Roero, Albese e Astigiano.  Nei mesi scorsi nove degli imputati hanno patteggiato e tre Comuni si sono costituiti parte civile per i risarcimenti. Nel complesso le sanzioni comminate per illeciti ambientali ammontano a oltre 610mila euro con 103 segnalazioni all’autorità giudiziaria.

Nel campo faunistico le 14 stazioni dipendenti dal comando di Cuneo hanno effettuato 55 ispezioni sul campo che hanno condotto al rinvenimento di 5 esche avvelenate, un comportamento in leggera diminuzione, rispetto alle statistiche del 2020. La prevenzione del bracconaggio ha condotto, invece, al deferimento di un cacciatore di Peveragno responsabile dell’uccisione di un lupo: con il supporto tecnico dei Ris di Parma i militari hanno individuato l’arma dalla quale era partito il proiettile e denunciato il proprietario.

Davide Gallesio

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