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Scuole, asili e mense: per Alba la speranza arriva dall’Europa

ALBA La riunione della prima commissione consiliare, mercoledì 2 febbraio è stata l’occasione per fare il punto sulle opere pubbliche, inserite dal Comune fra le voci del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Gli aggiornamenti forniti dall’assessore ai lavori pubblici Massimo Reggio riguardano sia i bandi gestiti dalla Regione, sia le somme erogate direttamente dall’esecutivo nazionale. In ambedue le categorie le scuole hanno la priorità, anche se ci sono stati sviluppi, rispetto a quanto annunciato durante l’ultima seduta, il 20 gennaio.

«I bandi regionali, usciti recentemente, riprendono proposte della programmazione scolastica degli anni passati», ha esordito l’amministratore. E ha aggiunto: «Purtroppo non potremo intervenire su tutti i plessi indicati inizialmente, perché i fondi vengono erogati per interventi di adeguamento energetico o di riqualificazione sismica».

Scuole, asili e mense: per Alba la speranza arriva dall’Europa

Le incompatibilità riguardano gli aspetti tecnici degli interventi preventivati: anzitutto gli edifici candidati devono, attraverso i cantieri, migliorare di due classi la certificazione energetica.

Ci sono poi altre limitazioni: la scuola Vida è ospitata in un immobile storico, che non permette l’installazione del cappotto termico, lo stesso per lo stabile della Sacco.

Diverso è il caso della Rodari, «la Regione ha inserito dei limiti minimi di spesa da sostenere, per l’adeguamento energetico, con un importo minimo al metro quadrato. Visto che il plesso ha sia le aule che l’area della palestra, la superficie è molto ampia e i costi, secondo i calcoli, supererebbero i tre milioni di euro», ha precisato Reggio.

La soluzione potrebbe venire dalla richiesta «di poter scindere le due parti, per intervenire solo sulla palestra. In questo caso, il doppio salto di classe sarebbe economicamente possibile. Per la parte restante dell’edificio, vedremo in futuro».

Riguardo alla scuola Peter Pan, ossia l’asilo di via Cencio, l’assessore albese si è detto ottimista circa la possibilità di avviare i lavori per l’adeguamento energetico: verrebbero concessi fondi per 470mila euro. La finestra per la presentazione delle domande, in Regione, scade martedì 15 febbraio.

Per i bandi che dipendono direttamente dallo Stato ci sarà tempo, invece, fino al 28 febbraio. Anche su questo fronte l’attenzione della squadra di Governo di Carlo Bo è focalizzata sull’edilizia scolastica: Reggio ha infatti confermato che sarà presentata una domanda, per un importo di 700mila euro, per ampliare la materna di via Balbo e per costruire una nuova mensa nel plesso del Mussotto.

La nuova struttura sostituirebbe del tutto o in parte, nell’attività di preparazione dei pasti, l’attuale centro di via Liberazione, che manterrebbe la funzione di refettorio.

La proposta ha però sollevato obiezioni, da parte della minoranza, secondo la quale la struttura sarebbe meno “centrale” e in un’area molto trafficata.

La controproposta suggerita dall’opposizione, l’edificazione della mensa nell’area dell’ex mattatoio, è stata però scartata perché, ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici, l’area refettiva dovrà sorgere dove già esiste una scuola.

Persistono i dubbi, invece, sulla possibilità di ricevere fondi per realizzare la palestra dei licei nella H-zone. Il progetto formulato dalla Provincia di Cuneo, ente competente in materia di istituti superiori, interesserebbe anche il Comune, che dovrebbe cedere, alla nuova costruzione, una porzione di terreno.

Il bando prevede, infatti, che i locali non possano essere costruiti lontano dall’edificio scolastico. Completano il piano di intenti dell’Amministrazione, la costruzione di un nuovo asilo nido, che dovrebbe rimpiazzare quello esistente in via Diaz e un ulteriore bando, per il quale verrà candidato il teatro Sociale, con la possibilità di ottenere fino a 400mila euro da impiegare nei lavori di efficientamento energetico.

Davide Barile

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