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Ferrero sospende temporaneamente le attività non essenziali in Russia e aiuta Unicef in Ucraina

Ferrero aiuta 1.400 ucraini a sfuggire alla guerra 1
Lo stabilimento Ferrero in Russia

ALBA Anche Ferrero ha scelto di sospendere temporaneamente le attività non essenziali in Russia, dove il gruppo dolciario albese ha uno stabilimento nel villaggio di Vorsha, distretto di Sobinsky, nella regione di Vladimir, a 160 chilometri da Mosca.

Con un gesto simbolico contro la guerra in Ucraina, dall’impatto economico tangibile, numerose società leader in diversi settori ­- Apple, Dior, Adidas, Mercedes, Airbnb, Asos, H&M, Ikea e Heineken, tanto per citarne alcune – hanno bloccato le attività già nei giorni scorsi, dopo il dramma dovuto al conflitto voluto da Putin.

Spiegano da Ferrero: «Siamo profondamente addolorati e preoccupati per la terribile situazione in Ucraina. Sin dall’inizio, la nostra priorità è stata quella di garantire la sicurezza dei nostri dipendenti, collaboratori e delle loro famiglie. Li abbiamo aiutati a raggiungere zone di sicurezza, fornendo loro denaro per le emergenze, carburante per le loro auto, cibo, medicinali, forniture di base e riparo. Stiamo al momento  lavorando con Unicef in Ucraina, donando un milione di euro per raggiungere quanti più bambini e famiglie possibile con acqua pulita, coperte, cure mediche di base, kit per l’igiene personale, nonché assistenza per la salute fisica e mentale. Stiamo inoltre integrando l’intervento con aiuti localizzati in diversi Paesi europei che accolgono rifugiati e attraverso le donazioni dei dipendenti».

«Oggi, dopo la chiusura temporanea dei nostri uffici in Ucraina, abbiamo deciso di sospendere anche in Russia tutte le attività non essenziali e i piani di sviluppo, in linea con la maggior parte delle altre aziende alimentari. Ciò include anche le attività promozionali e la pubblicità. Rivaluteremo regolarmente le nostre decisioni, mentre continuiamo a monitorare da vicino gli impatti di questa situazione drammatica e in rapida evoluzione, facendo del nostro meglio per salvaguardare la sicurezza delle persone e continuando a supportare i colleghi nei mercati locali».

m.g.o.

 

 

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