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La statua di fratel Bordino sarà posta nell’antico santuario della Madonna dei fiori

La statua di fratel Bordino sarà posta nell’antico santuario della Madonna dei fiori

BRA I santi e il santuario della Madonna dei fiori: un binomio che si attua da sempre. Al santuario braidese sono passati molti santi, alcuni in sosta a pregare, altri agli esercizi spirituali nella casa che ora ospita la casa del clero: il beato Sebastiano Valfrè, san Giuseppe Benedetto Cottolengo, san Leonardo Murialdo, il venerabile padre Angelico Pittavino, sepolto nella chiesa dei cappuccini, ma anche don Bosco e il beato Michele Rua, suo successore.

I due che scrissero le pagine più importanti della devozione alla Madonna dei fiori, furono sicuramente don Alberione e fratel Andrea Bordino.

Chi era fratel Bordino?

Nato a Castellinaldo nel 1922 da famiglia contadina, Andrea Bordino partecipò alla campagna di Russia, dove fu catturato e visse in prigionia per due anni.

Parte il cammino verso il centenario del beato fratel Luigi Bordino

Al ritorno in patria, lasciò la famiglia ed entrò nella Piccola casa della divina provvidenza di Torino, dove vestì l’abito religioso dei fratelli Cottolenghini assumendo il nome di Luigi della Consolata.

Si dedicò con generosità e umiltà ai malati e ai disabili. Morì nel 1977, concludendo santamente una vita donata per lenire le sofferenze altrui nello spirito di Cristo.

Ogni anno alla fine di giugno si organizza una camminata Bra-Castellinaldo, un evento di fede che attira molti devoti per vivere insieme il ricordo del medesimo pellegrinaggio che Andrea Bordino compì nella primavera del 1946.

Quest’anno giungerà alla settima edizione ma avrà una valenza particolare: la comunità di Castellinardo e i numerosi devoti di fratel Bordino hanno fatto costruire una statua che sarà collocata accanto a quella del beato don Giacomo Alberione nella nicchia a sinistra nella facciata dell’antico santuario della Madonna dei fiori.

Per questo il rettore monsignor Beppe Trucco sta preparando grandi festeggiamenti in occasione della collocazione della statua nella nicchia.

Lino Ferrero

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