Il coraggio di Tommaso di farsi delle domande

PENSIERO PER DOMENICA – SECONDA DI PASQUA – 24 APRILE

La seconda domenica di Pasqua ha un chiaro protagonista: Tommaso. Lo suggerisce ed evidenzia un particolare inconsueto: la scelta delle letture bibliche. Nei tre anni A.B.C., mentre le prime due letture variano, il Vangelo rimane sempre lo stesso.

La comunità credente è la casa della fede. Nelle letture odierne vediamo: la comunità di Gerusalemme negli Atti (5,12-16), la comunità di Patmos, nel testo dell’Apocalisse (1,9-19) e il gruppo dei discepoli, in cui Tommaso è il personaggio principale (Gv 20,19-31). La comunità è luogo di incontro e di ricerca. Al di là del quadro un po’ idealizzato di Luca, è certo che il clima di comunione e di festa che si respirava nella comunità di Gerusalemme è stato fondamentale per la diffusione del cristianesimo. Nell’Apocalisse e nel Vangelo troviamo evidenziato il “primo giorno della settimana”, la domenica, come giorno di incontro, di preghiera comune e confronto. Questo momento diventa per Tommaso lo spazio della ricerca, in cui esprime le sue perplessità, si confronta con i fratelli e vive l’esperienza dell’incontro con il Cristo.

Il coraggio di Tommaso di farsi delle domande
L’incredulità di san Tommaso, tela di Friedrich Overbeck (1789-1869). Collezione Schaefer.

Tommaso è nostro fratello nella fede. La fede pasquale non ha avuto vita facile. Lo stare insieme è stato però principio di forza: la scelta di non disperdersi è stata vincente. Ce lo conferma la vicenda di Tommaso, uno dei personaggi più vicini alla nostra sensibilità, partecipe dei nostri sentimenti, ideale compagno di viaggio del nostro cammino feriale e quotidiano. Tommaso è uno di noi, è dentro ognuno di noi. La fede non è un percorso facile per nessuno: ognuno, in tempi diversi, ha i suoi momenti di difficoltà. Tommaso ha avuto il coraggio di farsi delle domande. Talvolta questo, nei nostri ambienti, è visto male. Farsi le domande è invece segno di ricerca, volontà di andare al di là del quieto vivere, voglia di andare in profondità.

Confrontarci con Tommaso è interrogarci sulla fede, che non è mai scontata. Nemmeno per i discepoli. Ci sono diversi modi di avvicinarsi alla fede: c’è chi, come negli Atti, è ammirato dalla vita dei discepoli. C’è chi è fedele all’appuntamento dell’ottavo giorno, la preghiera della domenica, come l’autore dell’Apocalisse, o i discepoli, tra cui Tommaso. Ognuno ha diritto al suo cammino: l’importante è arrivare. La fede però va nutrita. Può convivere anche con il dubbio, purché questo sia stimolo alla ricerca, come in Tommaso. Per il resto, il messaggio delle letture è chiaro: l’isolamento genera dubbi, una vita comunitaria è terreno di incontro, educazione al coraggio e spinta alla testimonianza.

Lidia e Battista Galvagno

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