I Punkreas in concerto al Cinema Vekkio di Corneliano d’Alba: l’intervista a Paletta

I Punkreas in concerto al Cinema Vekkio di Corneliano d'Alba: l'intervista a Paletta

CORNELIANO D’ALBA Questa sera, domenica 24 aprile, sul palco del Cinema Vekkio torneranno, dopo quattro anni, i Punkreas. Tra i protagonisti italiani della musica punk, ska e rock, i componenti del complesso nato a Parabiago (Milano) sono Cippa (voce), Paletta (basso), Noyse (chitarra), Endriù (chitarra) e Gagno (batteria).

Si tratta della seconda data dell’“Xxx e qualcosa tour”, che porterà in tutta la Penisola i brani della loro carriera trentennale. Nel 2019 è uscita Xxx – 1989-2019: The best, raccolta di trentatré successi e due inediti, tra cui una versione di Acà toro incisa con gli Ska-P e il singolo Sono vivo. Per l’occasione, abbiamo scambiato alcuna parole con il bassista Paletta.

Trent’anni e qualcosa di carriera, l’entusiasmo è sempre lo stesso?

«Certo, l’entusiasmo è lo stesso degli inizi. Della formazione originaria, nata nel 1989, ci siamo io e Cippa. Noyse si è aggregato l’anno dopo, mentre Gagno ed Endriù nel 2002 e nel 2014. Più che concerti, consideriamo le nostre esibizioni delle feste: siamo stati tra i primi a permettere alla gente di salire sul palco. Passano gli anni e ai fan degli inizi si sono aggiunte le nuove generazioni, che per noi sono linfa vitale».

Cosa si dovranno aspettare le persone che questa sera saranno al Cinema Vekkio?

«Tornare al Cinema Vekkio è sempre un grande piacere, con i ragazzi del locale abbiamo una particolare simbiosi. Nel 2020 dovemmo interrompere il tour dopo una sola data, quella del 26 gennaio all’Alcatraz di Milano, una grandissima serata. Siccome è passato un po’ di tempo, festeggiamo “trent’anni e qualcosa”. Il concerto è diviso in due parti, dal 1989 al 2000 e dal 2000 a oggi. I fatti accaduti in questi anni, tra cui la caduta del Muro di Berlino, Tangentopoli e il G8 di Genova, li introdurremo anche con contributi vocali che possano far capire alla gente in quali momenti sono nate le canzoni. Un brano come Fegato e cuore, ad esempio, può sembrare contro la donazione di organi: in realtà volevamo soltanto denunciare, lanciando una provocazione, i casi di compravendite nei mercati neri e le liste d’attesa saltate a suon di quattrini da persone facoltose».

I temi di denuncia sociale, d’altronde, fanno parte da sempre del vostro repertorio.

«Ci siamo impegnati su molti temi, tra cui il caso Cucchi e gli abusi commessi dalle forze dell’ordine. A tal proposito appoggiamo l’Associazione contro gli abusi in divisa, che offre la possibilità a chi si ritrova in situazioni critiche di poter contare, gratuitamente, su un avvocato, a qualsiasi ora. Poi ci battiamo contro l’uso delle armi e parliamo del pericolo di renderne libera la vendita alla popolazione, come negli Stati Uniti. Altri temi che affrontiamo sono l’immigrazione e il diritto alla cittadinanza. Certi politici, pochi mesi fa, chiedevano di armare i confini e sparare ai barconi, mentre ora si mostrano in prima fila nell’accoglienza dei profughi ucraini: atteggiamento quantomeno ipocrita. Nelle guerre ci rimette sempre la popolazione, costretta a subirne in prima persona il dramma: penso all’Ucraina, al Sudan del Sud e ai, purtroppo, molti conflitti recenti».

Nella raccolta Xxx – 1989-2019: The best c’è anche una nuova versione di Acà toro con gli Ska-p. Come nasce questa collaborazione?

«Siamo entrambi contrari alle corride, argomento del brano, e penso che apprezzino il nostro interesse a una causa del loro Paese. Ci conosciamo da una dozzina d’anni e abbiamo sempre mantenuto un ottimo legame di amicizia. Sono un gruppo nato alcuni anni dopo di noi, interpreti di quel tipico ska spagnolo che ti entra nelle ossa».

Ora, quindi, è il momento di ripartire.

«Se avessimo ascoltato la scienza, senza tante pantomime, saremmo potuto ripartire ben prima. Invece siamo andati dietro a manifestazioni di estrema destra che parlavano di “attentati alla libertà”, semplicemente per non dover usare una mascherina o fare un vaccino. Ora, però, guardiamo avanti, la voglia di cantare e suonare davanti al pubblico è grande».

Prima dei Punkreas, sul palco del Cinema Vekkio si esibiranno i Luridi topi di fogna. L’apertura dei cancelli avverrà alle 19, con possibilità di cenare in cortile. Nel giorno della Liberazione, lunedì 25 aprile, al circolo cornelianese saranno proposti, dalle 16 fino a tarda sera, carne alla griglia, panini e altri piatti. Intorno alle 17.30 il cantautore viareggino Lorenzo Bifera presenterà alcuni brani e, al termine, il Collettivo Scirò metterà in scena lo spettacolo teatrale Naturalmente, la luna e lo stagno, diretto da Daniela Febino e interpretato da Marta Salomone e Rosita Pepe.

Davide Barile

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