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Al Salone del libro si presentano le Impossible Langhe

Al Salone del libro si presentano le Impossible Langhe
Il volume Impossible Langhe

TORINO Giovedì 19 maggio alle 11 sarà presentato il volume Impossible Langhe in sala Argento all’interno del padiglione 3 del Salone del libro di Torino. Tra i relatori ci saranno gli autori del libro Pietro Giovannini (scrittore) e Maurizio Beucci (fotografo), Charley Vezza della fondazione Radical Design e Tommaso Delmastro, curatore del progetto grafico, moderati dallo scrittore Giuseppe Culicchia. Interverrà anche il presidente della Regione Alberto Cirio.

UN ROMANZO TURISTICO

 Impossible Langhe  è un libro nato dal desiderio dell’autore di dare risposta a una domanda tanto banale quanto frequente: perché le Langhe sono colline così speciali? Il volume racconta un territorio ancora oggi fatto di contrasti e storie epiche, popolato da piccoli e grandi eroi del quotidiano come da incredibili visionari. Le colline, le valli e la natura, insieme alle città, ai borghi e alle frazioni, che vanno dal basso Piemonte alla Liguria, fanno da cornice a una narrazione dirompente ma puntuale che suggerisce itinerari fuori dal comune catturati da immagini autoriali inaspettate. Ne esce un ritratto originale, intimo e vero, di persone e luoghi con orizzonti molto diversi tra loro: storie che sembrano impossibili coesistere nell’arco di così pochi chilometri. Il risultato è un volume che sembra racchiuderne due: il primo è un libro per i viaggiatori, per chi vuole visitare le Langhe senza fretta e senza meta, l’altro invece è per chi magari in Langa non andrà mai, tenendosela come isola della mente, un altrove dove sognarsi senza doverci per forza essere. Impossible Langhe può essere definito un romanzo turistico: una guida senza indirizzi, un racconto senza la parola fine.

LA STRUTTURA DEL LIBRO

Il libro si articola in nove capitoli, ognuno dei quali racconta una diversa Langa: partendo da Alba verso la Langa del Barbaresco, del Moscato, quella del Barolo, oppure del Dolcetto, salendo poi l’alta Langa del Tanaro, l’alta Langa del Belbo, l’alta Langa della Bormida, e concludere con l’alta Langa di Asti, Alessandria e Savona. La duplice natura del libro si manifesta nella struttura binaria dei capitoli che presentano due sezioni complementari. Da un lato c’è il viaggio geografico, dettagliato e analitico, che accompagna il lettore tra punti panoramici, chiese campestri, borghi e frazioni, senza comunque rinunciare a ricordi e aneddoti snocciolati senza fretta. Dall’altro lato, ci sono gli inserti che completano ogni profilo geografico con storie e memorie, tradizioni e personaggi, che hanno modellato queste colline nell’unicum inimitabile di oggi.

Nel libro sfilano così le giovani ambizioni di Napoleone e i sogni ideali di Cavour, i rovelli di Carlo Alberto e i diavoli del Canavesio, l’amore di Milton per Fulvia e i sogni spezzati di Agostino al Pavaglione. C’è la poesia della terra di Cesare Pavese e il dialetto delle canzoni dei cantastorie, le leggende di Masche e Pallapugno e le dure realtà del giorno di San Martino e della Malora, Michele Coppino che manda a scuola i bambini d’Italia e Michele Ferrero che per primo dà un futuro economico ai langhetti. E ancora, ci si imbatte nelle visioni del rinascimentale Macrino e del situazionista Gallizio, il sogno americano di Giacomo Morra e quello naïf di Romano Levi, le seduzioni della Contessa di Castiglione e quelle della Bela Rosin, le sfortune di Pertinace imperatore romano e quelle dei Catari eretici di Monforte. Si passa dai misteri di Saliceto a quelli più terreni della cucina contadina, dalle crudeltà della Guerra Civile al sangue versato dalle Brigate Rosse, dalla prima chitarra di De André all’ultima osteria di Langa.

LE FOTOGRAFIE 

Gli itinerari narrativi di Impossible Langhe sono accompagnati dalle fotografie di Maurizio Beucci, occhio non assuefatto a queste geografie – lui infatti è di Torino –, invitato da Sandra e Charley Vezza a fotografare quei luoghi evocati dalle storie di Pietro Giovannini. Il peregrinare di Maurizio con Pietro ha dato origine a immagini dall’aurea intima che ritraggono una Langa nascosta e inattesa, lontana dall’iconografia tradizionale di queste colline, come se il suo occhio narrante si fosse moltiplicato in un caleidoscopio di visioni: ci sono paesaggi che sembrano appartenere ad altri paesi, persone che sembrano venute da altre latitudini, luoghi fermi nel tempo e luoghi che non si sono fermati neanche un secondo. Quando i testi di Pietro e le fotografie di Maurizio sono stati messi insieme per la prima volta in modo organico, hanno fatto emergere come fosse incredibile che tutte quelle storie fossero collocate in un raggio di appena cinquanta chilometri e in un arco temporale di soli due secoli. Il titolo del volume rimanda così a quella sensazione di incredulità che contraddistingue le Langhe, per chi le vive e per chi le scopre. Il langhetto trent’anni fa vedendo arrivare la prima auto straniera nella sua aia avrà infatti probabilmente esclamato «Nèn posìbil!», in un modo poi non così distante da «It’s impossible!» del turista straniero davanti al contrasto tra le colline pettinate di vigne e la cascina di pietre storte.

PROGETTO GRAFICO

Impossible Langhe più che un libro è un oggetto radicale, con i suoi 3 chili e le 655 pagine di racconti e itinerari. Il progetto grafico, a cura dell’agenzia torinese Undesign, trae ispirazione dal territorio, scandendo il viaggio con mappe, cartoline e una palette cromatica che riprende proprio i colori della terra e delle vigne di questi luoghi.

Impossible Langhe è acquistabile on-line: www.impossiblelanghe.com

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