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Mensa Ospedale di Cherasco: nuovo presidio indetto dai lavoratori

Mensa Ospedale di Cherasco: nuovo presidio indetto dai lavoratori
I lavoratori durante il presidio del 10 dicembre.

CHERASCO Dopo il presidio del 10 dicembre e l’adesione allo sciopero dell’8 marzo, tornano a protestare davanti al Municipio di Cherasco i lavoratori, iscritti al sindacato Si Cobas, in servizio per la Gesac nella locale casa di riposo Ospedale di Cherasco. La manifestazione è stata fissata per giovedì 19 maggio alle 9.30. Il giorno successivo, venerdì 20, gli stessi hanno annunciato di voler aderire allo sciopero generale contro guerra, spese militari e carovita indetto anche da altre sigle (Cub, Usb, Asi).

Pur annunciando di voler denunciare, con l’atto, «le condizioni di lavoro in tutto il settore della sanità pubblica e privata, comprese le Rsa», la protesta mira soprattutto a sensibilizzare la popolazione sui problemi che i lavoratori starebbero vivendo da quando, nel 2020, il servizio mensa è stato esternalizzato e dato in gestione alla Gesac. Nel frattempo, ci sono stati «due incontri con la cooperativa e un fallito tentativo di conciliazione da parte della prefettura di Cuneo».

Dalla decisione di cedere la gestione del servizio a una ditta esterna «sono subito aumentati i pasti giornalieri da preparare, da 120 a 180: oltre che per gli ospiti della struttura, ora cuciniamo anche per gli alunni delle scuole di Cherasco e Narzole. Inoltre, ai lavoratori è chiesto di svolgere mansioni non adeguatamente riconosciute dal loro contratto, come ad esempio le pulizie» dichiarano dal sindacato. I dipendenti parlano anche dell’invio di «numerose lettere di richiamo ingiustificate e illegittime, contestate dalla nostra organizzazione che rivendica la libertà sindacale».

Un primo atto di protesta ha riguardato la restituzione del premio Cheraschese dell’anno, concesso dal Comune nel 2020 al personale della Rsa come ringraziamento per il lavoro svolto durate la pandemia.

I vertici della casa di riposo e della Gesac hanno riferito di voler commentare la vicenda quando le due manifestazioni saranno già avvenute.

Davide Barile

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