TORINO Alberghi e strutture ricettive riceveranno dalla Regione un nuovo ristoro di 5.646.026 euro una tantum per favorire la ripresa e la riqualificazione delle attività ricettive in un momento di crescita dei flussi turistici. Questa volta il sostegno è rivolto ad alberghi e strutture che operano negli 80 comuni montani piemontesi che ospitano impianti di risalita, percorsi di passaggio o piste per lo sci di fondo.
L’assegnazione dei fondi, di provenienza statale, prende il via il 31 maggio e resta attiva fino al 10 giugno tramite lo sportello predisposto dalla Regione sulla piattaforma di Finpiemonte al seguente indirizzo https://www.finpiemonte.it/bandi/dettaglio-bando/ristori-strutture-alberghiere-cat-a.
I Comuni della provincia di Cuneo interessati dal provvedimento sono:
- Acceglio,
- Aisone,
- Argentera,
- Bagnolo,
- Briga Alta,
- Busca,
- Camerana,
- Casteldelfino,
- Chiusa di Pesio,
- Crissolo,
- Demonte,
- Elva,
- Entracque,
- Frabosa Soprana,
- Frabosa Sottana,
- Garessio,
- Limone Piemonte,
- Ormea,
- Paesana,
- Pietraporzio,
- Pontechianale,
- Prazzo,
- Roburent,
- Roccaforte Mondovì,
- Sampeyre,
- Valdieri,
- Valmala,
- Vernante,
- Viola,
- Vinadio.
Inoltre ci sono 20 Comuni situati nella provincia di Torino, 15 nella provincia di Verbania, 7 a Biella, 1 ad Alessandria e 7 a Vercelli.
La formula del bonus una tantum a fondo perduto per sostenere la ripresa delle attività già danneggiate dai lockdown, prevede un riparto che può arrivare fino a 8.450 euro per le strutture ricettive nei comuni dei comprensori sciistici e fino a 15.400 euro per gli alberghi con gli importi di questi ultimi modulati a seconda dalla della grandezza e del numero dei posti letto.
L’elenco dei beneficiari, oltre agli hotel, comprende agriturismi, affittacamere, alloggi vacanze, bed & breakfast, casa per ferie, cav – residence, country house, ostelli, strutture ricettive innovative, campeggi grandi e piccoli, villaggi turistici, rifugi escursionistici e rifugi alpini. Ai ristoratori sarà riservata una seconda chiamata nelle prossime settimane.
Secondo il presidente della Regione e l’assessore al Turismo si tratta di un segnale di attenzione verso gli operatori della montagna che con il loro lavoro contribuiscono a creare ricchezza e posti di lavoro in un settore trainante per l’economia piemontese che in questi mesi mostra segnali di ripresa importanti a dimostrazione del fatto che nella nostra regione possiamo contare su un tessuto turistico apprezzato e di qualità.