ASTI Interazione sociale, autonomia, sviluppo di competenze relazionali e di spirito di gruppo sono alcune delle parole chiave di Social friends, progetto condotto dall’Asl e da Gesster (società pubblica che si occupa dei servizi socioassistenziali nel territorio Asti sud) per i ragazzi con disturbo dello spettro autistico. L’iniziativa, che si è conclusa con un incontro nella sede del Don Bosco tra ragazzi, famiglie e operatori, è stata portata avanti, nei mesi scorsi, per la prima volta dalla struttura di neuropsichiatria infantile dell’Asl e dalle educatrici professionali di Gesster. Sono stati coinvolti una decina di ragazzi con autismo ad alto funzionamento, divisi nei gruppi Junior (scuole medie) e teenager (superiori), che hanno effettuato 12 incontri della durata di due ore con cadenza quindicinale.
L’obiettivo era quello di rafforzare la capacità di socializzazione e le abilità comunicative attraverso attività teoriche e di laboratorio, svolte prevalentemente in Asl, e uscite sul territorio (a palazzo Mazzetti, al teatro Alfieri, al palazzetto dello sport, in pizzeria, al cinema, al centro commerciale). La collaborazione fra Enti e professionisti di differenti specialità ha visto impegnati neuropsichiatri, psicologi, neuropsicomotricisti, logopedisti ed educatori professionali. Il progetto si inserisce all’interno dell’attività del nucleo autismo della Neuropsichiatria infantile dell’Asl. Attivo dal 2014, eroga in media oltre 1.700 prestazioni l’anno e offre un percorso autismo ai bambini per i quali i genitori hanno segnalato difficoltà nella sfera dell’interazione comunicativa e comportamentale, da cui il sospetto di una problematica che potrebbe essere ricondotta a un disturbo dello spettro autistico. Nel 2021, sono stati 178 i minori con diagnosi di autismo, che hanno ricevuto almeno una prestazione, e sono stati attivati 65 nuovi percorsi dedicati.
Manuela Zoccola
