Ultime notizie

A Neviglie, la botte più grande del mondo

A Neviglie, la botte più grande del mondo 1

NEVIGLIE La botte in rovere più grande del mondo si trova nelle Langhe, a Neviglie, nella cantina dell’azienda agricola Roberto Sarotto. La cerimonia di certificazione del Guinness World Records si è svolta ieri, sabato 2 luglio, nella storica cantina di famiglia, alla presenza del giudice Pravin Patel. La grande botte è dedicata ai fondatori e custodisce la Riserva di Barolo dell’annata 2016, e la vendita contribuirà alla ricerca contro il cancro. La botte è alta più di cinque metri, ha un diametro di 4,70 metri e una profondità di 3,70 metri, e può contenere 478 ettolitri di vino, costruita dalla Garbellotto di Conegliano Veneto, con l’impiego di una decina di operai per due settimane.

Roberto Sarotto, assieme alla moglie Aurora e ai due figli Enrico e Elena, ha deciso di dedicare la botte ai fondatori della cantina, i genitori Angelo e Maria, che avevano iniziato l’attività e che, nel corso di settant’anni, è diventata un marchio apprezzato a livello nazionale e internazionale. Un’azienda che vanta novanta ettari vitati tra la le Langhe del Barolo e del Barbaresco, il Monferrato e il Gavi, con una produzione di un milione di bottiglie destinate per la maggior parte al mercato estero. L’inaugurazione della botte, completa il percorso di ristrutturazione e ampliamento della cantina, svoltosi negli ultimi anni.

A Neviglie, la botte più grande del mondo

L’azienda di Roberto Sarotto è una realtà innovativa nell’ambito della viticoltura e della vinificazione, all’avanguardia nell’utilizzo di tecnologie per efficienza ambientale e sicurezza dei processi di vinificazione. «La cura dei vigneti è uno dei nostri massimi obiettivi, in quanto siamo convinti che il buon vino nasca nel vigneto e cresca in cantina; una coltivazione attenta, unita a metodi di lotta integrata non invasivi, consente di raggiungere la resa e la qualità ricercate unitamente alla conservazione delle risorse naturali utili all’ambiente. Sostenibilità significa far sì che il territorio continui nel tempo a produrre risorse, equamente disponibili per la produzione viticola da una parte, e il mantenimento dell’ecosistema dall’altra», commenta Sarotto, spiegando le linee guida dell’azienda.

La botte più grande del mondo avrà un risvolto sociale importante, essendo parte di un progetto di solidarietà che impegna la famiglia Sarotto su più fronti. La Riserva dei Fondatori, contribuirà alla ricerca scientifica contro i tumori, un tema che vede impegnata la dottoressa Ivana Sarotto, sorella di Roberto e dirigente sanitario, specialista in patologia clinica all’Istituto di Candiolo. «Nello spirito solidaristico e altruistico che ha contraddistinto i nostri genitori, Angelo e Maria, siamo felici e orgogliosi di dare il nostro sostegno allo sviluppo delle nuove cure per il tumore, sempre più orientate a individuare con la massima precisione le caratteristiche del cancro che colpisce la singola persona e a costruire la strategia di trattamento migliore per ogni paziente». commentano Roberto e Ivana Sarotto.

Silvana Fenocchio

Banner Gazzetta d'Alba