Bonus inatteso per i dipendenti dell’Acqua Sant’Anna: una mensilità in più come premio

VINADIO «Ci ha fatto una sorpresa. Siamo andati a casa e i soldi erano già sul conto». A dirlo sono i dipendenti di Acqua Sant’Anna dello stabilimento di Vinadio che il 26 luglio hanno ricevuto uno stipendio in più, la 15ª mensilità, nel giorno di Sant’Anna, patrona del paese e per i 26 anni dell’azienda.

«Mangiare una pizza in quattro costa troppo ormai e abbiamo rinunciato spesso, invece adesso possiamo farlo senza pensarci, qualche volta in più» è il commento di un cinquantenne. «Io ho 30 anni – spiega un altro operaio – e vorrei comprare casa, quindi metto i soldi da parte e con questo stipendio in più mi sento più tranquillo, capita proprio in un momento utile». Chi ha 20 anni tira un sospiro di sollievo per le vacanze: «Ero in difficoltà ha decidere di spendere i soldi per due settimane di ferie – spiega una ragazza – ma adesso posso farlo più tranquilla».

E a rimanere stupiti in azienda non sono stati solo gli operai. Alberto Bertone, il presidente e amministratore delegato dell’azienda, si è presentato lunedì in Consiglio d’amministrazione deciso a spendere oltre 700mila euro, di cui in tasca ai lavoratori ne sono andati circa 400mila. L’ha chiesto e la decisione è stata presa, poi è salito in ufficio dal responsabile risorse umane e ha chiesto di preparare le 200 buste paga.

«Avevo partorito l’idea da tanto tempo», spiega. «Negli anni abbiamo dato prima contributi a tutta la vallata: abbiamo dato 500mila euro per gli ospedali, durante la fase acuta del Covi-19, per compare tutto quello che serviva. Ho pensato più volte come fare, ho pensato agli studi di macroeconomia, dove tutto funziona se tutto aumenta nella giusta proporzione. Per cui bisogna aumentare gli stipendi a tutti i nostri collaboratori».

Ansa

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