La nomina di Reggio preoccupa i quartieri albesi

Gli ultimi preparativi prima delle attese urne
La seduta di riunione dei quartieri albesi in vista delle elezioni di settembre. Da sinistra: Reggio, Bo, Prunotto, Cammarata

QUARTIERI La notizia del conferimento della delega ai quartieri a Massimo Reggio, già assessore a lavori pubblici, manutenzioni, Protezione civile, mantenimento e gestione infrastrutture comunali, mobilità urbana e trasporti pubblici, ha suscitato alcuni malumori in una parte dei comitati. A prendere una netta posizione è il presidente di Moretta due, Gian Franco “Gianchi” Giordano. La figura del coordinatore dei comitati è stata approvata dal consiglio comunale, ma diventerà ufficiale solo dopo le elezioni di domenica 11 settembre. Nei fatti, però, da anni tale incarico esiste in maniera ufficiosa e, da inizio mandato, gli altri presidenti hanno scelto proprio Giordano. Le sue dichiarazioni, specifica, «sono fatte a titolo personale, pur sapendo di esprimere l’opinione della maggior parte degli altri presidenti». Dice il numero uno di Moretta due: «Pur avendo massima stima della persona e del suo operato, la nomina di Reggio a delegato ai quartieri mi preoccupa. Il motivo è semplice: colui che soddisfa la maggior parte delle richieste dei comitati è lo stesso che valuta se siano legittime o meno. Svestiti i panni da assessore, inoltre, dovrebbe portare avanti le suddette richieste contro la volontà dell’amministrazione».

Gianchi prosegue ricordando che «negli ultimi anni abbiamo avuto un solo vero referente che si è battuto per le nostre rivendicazioni, Emanuele Bolla (ha ricoperto l’incarico quando era vicesindaco, dal giugno 2019 al giugno 2020, nda), il quale ha sempre affrontato i problemi di petto risolvendone la maggior parte.

, anche lei valida, si è scontrata, a parer mio, contro un muro di gomma eretto dai vari assessorati, atto a non soddisfare le nostre istanze e a non concedere spazio politico alla stessa consigliera». Gomba aveva poi rimesso l’incarico nelle mani del sindaco Carlo Bo nel gennaio di quest’anno.

In conclusione, il presidente dichiara: «Credo che i comitati meritino una figura capace, indipendente e soprattutto fuori dai giochi di potere, che possa impegnarsi al loro fianco anche stimolando l’amministrazione stessa a migliorarsi».

Nelle sue affermazioni, Giordano non risparmia neanche il neoassessore a polizia municipale, sicurezza, ambiente attività produttive e commerciali, il leghista Lorenzo Barbero: «La nomina ad assessore di una persona con così poca esperienza in questi ambiti mi lascia un po’ perplesso. Pur sapendo che non spetta al singolo cittadino la gestione della cosa pubblica, mi permetto di esprimere il desiderio che le scelte amministrative siano fatte basandosi sulla competenza senza seguire logiche di partito».

Davide Barile

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