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Fulmini: alcuni accorgimenti che possono ridurre il rischio

Fulmine danneggia le apparecchiature del cinema Multilanghe di Dogliani

FULMINI È delle ultime ore la notizia della tragedia che si è consumata nei pressi del rifugio dell’Assietta nel comune di Pragelato in val Chisone. Le due vittime, l’imprenditore fossanese Alberto Balocco e l’amico Davide Vigo, sono morti ieri, venerdì 26 agosto, quando, in sella a due mountain bike elettriche prese a noleggio, sono stati colpiti da un fulmine che non gli ha lasciato scampo. I due amici si trovavano nella strada sterrata sotto il monte Blegier dove niente ha potuto fare da parafulmine.

Alcuni studi dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima (Isac) hanno dimostrato che il numero dei fulmini, negli ultimi ventidue anni è in aumento. Per questo è necessario saper riconoscere le situazioni di pericolo. Il fenomeno è solitamente associato ai cumulonembi, una specifica tipologia di nubi che si formano durante i temporali in situazioni di particolare instabilità atmosferica. Il fulmine è una scarica elettrica di forte intensità, tra i 10 e i 200 kiloampere, che può raggiungere una temperatura di oltre 20mila °C.

La saetta può colpire una persona in modo diretto, di rimbalzo o tramite la conduzione a terra. In presenza di vento, cielo scuro, nubi minacciose, lampi e fulmini, l’ideale sarebbe trovare velocemente un posto al chiuso in cui ripararsi, senza aspettare l’arrivo delle precipitazioni. La maggior parte degli incidenti causati dai fulmini, secondo la Protezione civile, si verifica all’aperto ed è la montagna il luogo più a rischio, anche se non esistono luoghi totalmente sicuri. Scendere di quota, evitare di rimane in luoghi troppo esposti, sospendere le ascensioni di pareti e allontanarsi da picconi o sci sono alcuni accorgimenti che potrebbero ridurre il rischio.

Se ci si trova all’aperto il consiglio è di rimanere lontano da punti che sporgono, come pali o alberi isolati e dai tralicci dell’alta tensione. Secondo il “potere delle punte” tutto ciò che va verso l’alto attira le scariche elettriche, ed è suggerito accovacciarsi per terra.  È necessario anche allontanarsi da oggetti metallici, come chiavi e anelli ed evitare il contatto con oggetti dotati di buona conduttività elettrica, come i cellulari. In generale andrebbero evitate tutte le apparecchiature elettroniche. La batteria della bici elettrica di Alberto Balocco potrebbe aver creato un campo elettrico e attirato il fulmine. Oltre al ciclismo sono sconsigliate attività come pesca, golf, e qualsiasi altro sport che implichi l’uso di oggetti con parti metalliche.

Le parti metalliche e il telaio della bici, di carbonio o di altro materiale, possono attirare il fulmine. È necessario smettere di pedalare e allontanarsi alla ricerca di un riparo. Inoltre, le gomme della mountain bike non isolano dalle scariche elettriche dei fulmini poiché la proprietà dielettrica dei copertoni non è in grado di garantire protezione, ancora di più se il ciclista è bagnato.

Elisa Rossanino

 

 

 

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