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A dieci anni dalla scomparsa, don Valentino meriterebbe la dedica di una via nella città

A Saint Jaques per ricordare don Valentino e don Michele

LETTERA AL GIORNALE Caro don Valentino, sono già trascorsi dieci anni da quando ci hai lasciati. Da un punto di vista legale ora potrebbero intitolarti una via di Alba, città per cui tanto ti sei speso e in cui hai seminato a piene mani tanto bene.

In ogni caso, anche se l’Amministrazione comunale non vorrà dedicarti una via o un vicolo della nostra città (per esempio vicolo Provvidenza, dove ha sede l’oratorio del duomo), il segno l’hai lasciato e in un certo senso continui a vivere insieme a noi, che abbiamo avuto la fortuna di conoscerti e di imparare grazie a te il Vangelo che hai predicato e vissuto.

È vero, non ci sono più preti come te che la domenica dal pulpito cercano di scuoterci dal nostro torpore e dalla nostra indifferenza per aprirci lo sguardo verso le nuove povertà e le persone fragili della nostra società, quelli che hanno più bisogno delle nostre attenzioni.

I giovani sono sempre più disorientati e sentono la mancanza di una guida di riferimento sicura come sei stato tu, con i tanti ragazzi che hai formato ai campi scuola a Saint Jacques. È sempre più difficile trovare preti che ci mettano in guardia dai richiami populisti di certi politici, che suscitano il nostro egoismo nazionale e alimentano l’odio verso lo straniero e il diverso, magari appellandosi a un senso religioso distorto, per ottenere un facile consenso. Oggi citeresti a piene mani le encicliche Fratelli tutti e Laudato si’ di papa Francesco per invitare alla fratellanza e alla cura della nostra casa comune, prima che sia troppo tardi, per non creare divisioni tra i popoli e per non compromettere i delicati equilibri del nostro pianeta. Per fortuna hai donato tanto e ci sono molti tuoi discepoli che, seguendo le tue orme, danno continuità alle tante tue opere e intuizioni, rese ancora più immortali dalla stampa dei diversi volumi che raccolgono le tue Riflessioni al vento.

Per diversi anni le tue Riflessioni hanno impreziosito le pagine di questo giornale e, rilette oggi, continuano a insegnarci molte cose e a orientarci nella vita cristiana di tutti i giorni. Continua ad aiutare tutti noi da lassù ad avere sempre un cuore grande e accogliente verso tutti.

 Luciano Rosso

Gentile Rosso, grazie della sua testimonianza su don Valentino Vaccaneo, collaboratore di Gazzetta d’Alba per lungo tempo, i cui articoli sono stati raccolti in due volumi e regalati agli abbonati negli scorsi anni. Articoli che ce lo rendono presente e straordinariamente attuale. Leggere per credere.  

g.t.

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