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Elezioni politiche: come si vota

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ELEZIONI Ciascun elettore dispone di due schede, una per il Senato (gialla) e una per la Camera (rosa), e può esprimere un voto su ciascuna scheda.

Si vota nella sola giornata di domenica 25 settembre dalle 7 alle 23

L’elettore, una volta identificato al seggio, riceve le schede e la matita copiativa ed esprime il proprio voto, in segreto, nella cabina indicata da uno dei componenti del seggio.

  • Se l’elettore non vota nella cabina, le schede consegnategli sono annullate.
  • Se l’elettore, dopo avere ritirato le schede, prima ancora di entrare in cabina, le riconsegna al presidente senza alcuna espressione di voto, le schede sono annullate.
  • Se una scheda votata viene riconsegnata non ripiegata, il presidente invita l’elettore a ripiegarla facendolo rientrare nella cabina.
  • L’elettore non deve sovrapporre le schede una sull’altra al momento dell’espressione del voto, per evitare che il segno di voto tracciato su una scheda sia visibile anche su quella sottostante.
  • L’elettore non può esprimere preferenze (scrivendo il cognome e nome di un candidato) né votare per una lista non collegata al candidato nel collegio uninominale (cosiddetto “voto disgiunto”).

Voti validi

Il voto è espresso tracciando un segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi (nome e cognome) dei candidati nel collegio plurinominale. Il voto è valido a favore della lista e ai fini dell’elezione del candidato nel collegio uninominale.

Elezioni politiche: come si vota

Il voto è espresso tracciando un segno sul nome del candidato nel collegio uninominale. Il voto è valido a favore della lista e ai fini dell’elezione del candidato nel collegio uninominale e, nel caso di più liste collegate in coalizione, i voti sono ripartiti dagli Uffici centrali retti da magistrati tra le liste della coalizione in proporzione ai voti ottenuti da ciascuna nel collegio uninominale.

Elezioni politiche: come si vota 1

Il voto è espresso tracciando un segno sul rettangolo contenente il nome e il cognome del candidato nel collegio uninominale e un segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi (nome e cognome) dei candidati nel collegio plurinominale. Il voto è comunque valido a favore della lista e ai fini dell’elezione del candidato nel collegio uninominale.

Elezioni politiche: come si vota 2

Il voto è espresso tracciando un segno sul contrassegno e un altro segno sulla lista di candidati nel collegio plurinominale della lista medesima. Il voto è considerato valido a favore della lista e ai fini dell’elezione del candidato nel collegio uninominale.

Elezioni politiche: come si vota 3

Voti nulli

Il voto espresso sulla scheda è dichiarato nullo quando:

  • l’elettore traccia un segno, comunque apposto, sul rettangolo contenente il nome e il cognome del candidato uninominale e un segno su un rettangolo contenente il contrassegno di una lista cui il candidato non è collegato;
  • il voto è espresso con mezzo diverso dalla matita copiativa fornita dal seggio (ad esempio, con una penna);
  • la scheda – sebbene votata senza alcun dubbio per un determinato candidato nel collegio uninominale e/o per una determinata lista oppure non contenente alcuna espressione di voto – presenta, però, scritture o segni chiaramente riconoscibili tali da far ritenere in modo inoppugnabile che l’elettore abbia voluto far identificare il proprio voto;
  • la scheda – sebbene votata senza alcun dubbio per un determinato candidato nel collegio uninominale e/o per una determinata lista oppure non contenente alcuna espressione di voto – non porta, però, il bollo della sezione o la firma dello scrutatore oppure non è conforme al modello previsto dalla legge;
  • la volontà dell’elettore si manifesta in modo non univoco e, in particolare: se l’elettore traccia segni di voto sul nominativo (nome e cognome) di più di un candidato in diversi collegi uninominali o sul contrassegno di più liste anche se collegate tra loro; se l’elettore traccia segni di voto sul nominativo di un candidato nel collegio uninominale e sul contrassegno di una lista non collegata a quel candidato. La volontà dell’elettore non è univoca e non vi è possibilità di identificare la lista o il candidato prescelti anche quando, ad esempio, l’elettore traccia un unico segno trasversale che insiste, all’incirca in pari misura, su più rettangoli contenenti i nominativi di candidati uninominali o di contrassegni di lista di distinte coalizioni.
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