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Un milione e mezzo di cocaina nei campi di Santa Vittoria: arrestata banda di pusher

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SANTA VITTORIA Un chilo e due etti di cocaina pura, nascosta in barattoli interrati fra campi, boschie vigne, del Comune roerino: nel complesso un milione e mezzo di euro di valore, se lo stupefacente fosse stato immesso sul mercato. È il “bottino” individuato e sequestrato, dopo mesi di indagini, dagli agenti della Squadra mobile di Asti, a un sodalizio criminale gestito da due fratelli albanesi, finiti in carcere assieme ad altre due persone, il 15 settembre, per le ordinanze di custodia spiccate dal Tribunale di Asti che ha disposto, allo stesso tempo, l’obbligo di firma per altre otto persone.

L’inchiesta aveva preso avvio due anni fa nell’Astigiano, con una serie di arresti di pusher, circostanza che aveva indotto il clan a spostare la propria attività fra Bra, Santa Vittoria e Alba. I due fratelli, uno dei quali gestiva le “attività” dal carcere di Cuneo dove era detenuto e, successivamente dai famigliari, si avvalevano dei due cognati e del nipote per affidare ai “galoppini” le dosi vendute fra Asti, Alba e Bra: acquistavano la droga in grandi quantitativi (uno o due chili) a 35 euro il grammo, la dividevano in panetti da un etto, interrandoli in barattoli con il riso (contro l’umindità) e la rivendevano ai sottoposti a 60 euro il grammo; questi, a loro volta la tagliavano e cedevano a 70- 90 euro per dose. Tra i clienti c’era anche un ristoratore che, oberato dai debiti, ripagava il gruppo con pasti e costose bottiglie di vino.

Individuata la nuova area di residenza, la Mobile di Asti, in collaborazione con i colleghi di Cuneo, Alessandria, Torino e Vercelli hanno eseguito appostamenti nei terreni usati come nascondiglio per la droga e documentato vendite per 1 chilo e 4 etti di cocaina oltre all’arrivo di un riformimento da 2 chilogrammi. Nel corso del blitz per il fermo gli agenti hanno sequestrato un altro etto e mezzo di stupefacente, mille euro in contanti e due proiettili.  

Davide Gallesio 

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