Covid spinge digitale tra meno giovani,1 su 5 lavora e gioca

Il 70% conosce metaverso e vuole abitarlo. Indagine Piepoli

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Immagine d'archivio

DIGITALE Gli ultimi due anni hanno reso il digitale più popolare: per 1 italiano su 5, di ogni età, non è più solo sinonimo di acquisti online e socialità, ma uno strumento per lavorare e per trascorrere il tempo libero.

Quasi 3 su 4 sanno cos’è il Metaverso e la maggioranza è pronta ad abitarlo, con curiosità e fiducia.

Emerge da un’indagine dell’Istituto Piepoli su un campione rappresentativo della popolazione italiana, che sarà presentata nel corso della prima edizione del Festival del Digitale Popolare, in programma da domani a domenica a Torino.

«Due anni fa il digitale era qualcosa di nicchia, marginale. Oggi tutti gli strumenti sono diventati molto più popolari, protagonisti di ogni attività della vita. La fluidità tra analogico e digitale è la più grande novità che ha portato la pandemia. Gli italiani hanno integrato nella loro routine le piattaforme utilizzate per il lavoro e quelle dedicate al gaming. Il 15% delle persone tra i 35 e i 55 anni, usa i videogiochi» –  spiega Livio Gigliuto, direttore generale della Fondazione Italia Digitale e vicepresidente dell’Istituto Piepoli. «È anche finita la fase primitiva in cui digitale era sinonimo solo di acquisti on line e socialità. Oggi sanità digitale, infrastrutture e 5G, digitalizzazione della Pa, sharing sono temi che gli italiani conoscono e per i quali fanno il tifo. Il 23% è interessato al tema delle infrastrutture, dell’importanza del 5G e della connessione veloce».

Ansa

 

     

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