ASSISTENZA/ANZIANI «In extremis l’Esecutivo ha avuto modo di inserire la proposta di legge delega per la riforma dell’assistenza agli anziani e non autosufficienti nell’ultimo Consiglio dei Ministri della Legislatura, una richiesta che era stata caldeggiata dalle 52 organizzazioni del Patto per un Nuovo Welfare sulla non Autosufficienza di cui ANAP è una delle fondatrici». Dichiara Giuseppe Falcocchio Presidente ANAP Piemonte.
Falcocchio si dice speranzoso riguardo i risultati ottenuti e per ciò che ancora si può conseguire. Il Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza, di cui ANAP (Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di Confartigianato) fa parte fin dalla costituzione è la dimostrazione che quando si uniscono le forse e si condividono gli obiettivi si riescono ad ottenere risultati e, l’approvazione della Legge Delega sulla Riforma, è forse uno dei più importanti e conclude un percorso che ha visto un continuo scambio tra associazioni.
Il Presidente Giuseppe Falcocchio si dice soddisfatto dell’introduzione del “Sistema Nazionale Assistenza Anziani” (SNA), la riforma e semplificazione delle valutazioni della condizione degli anziani e l’integrazione tra Ambiti e Distretti a livello territoriale.
È stata apprezzata anche l’attenzione sulle cure domiciliari, ripensate e l’introduzione della prestazione universale per la non autosufficienza, che il patto ha proposto, come alternativa all’indennità di accompagnamento così da aumentare le opportunità di scelta.
Falcocchio si sente speranzoso per le ultime cose rimaste in ballo, come la questione del rafforzamento dei servizi residenziali e sulle assistenze domiciliari: “Nel marzo 2023 avverrà l’approvazione da parte del Parlamento, quindi possiamo sentirci accontentati, ma va considerato solo come l’inizio. Il percorso è finalmente iniziato e porteremo a casa il miglior risultato possibile: le premesse per far bene ci sono tutte”.
ORGANIZZAZIONI ADERENTI AL PATTO
Il Patto raggruppa 52 organizzazioni, la gran parte di quelle della società civile coinvolte nell’assistenza e nella tutela degli anziani non autosufficienti nel nostro Paese: rappresentano gli anziani, i loro familiari, i pensionati, gli ordini professionali e i soggetti che offrono servizi. Si tratta della comunità italiana della non autosufficienza, che ha deciso di superare confini, appartenenze e specificità per unirsi.