MISERICORDIE È prevista per domani, sabato 5 novembre, a Roma la marcia per dire si alla pace, chiedere la messa al bando delle armi nucleari ed esprimere vicinanza e solidarietà al popolo ucraino oltre che a tutte le vittime dei conflitti nel mondo. Il corteo partirà da piazza della Repubblica per raggiungere piazza San Giovanni in Laterano e tra le realtà aderenti vi è anche la Confederazione nazionale delle Misericordie, con una nutrita delegazione.
La mobilitazione è coordinata dalla Rete italiana pace e disarmo e guidata da Europe for peace, coalizione di oltre 400 organizzazioni, associazioni, reti, sindacati e comunità, di cui Misericordie è parte sotto la guida del presidente nazionale Domenico Giani e del direttore generale Gianluca Staderini.
È la non violenza che ispira gli organizzatori all’evento, per i quali è necessario che gli Stati si adoperino per contrastare la minaccia del nucleare e per risolvere la crisi generata dal conflitto in Ucraina attraverso i negoziati.
Chiara è la richiesta del presidente della confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia: «Non si può rimanere inerti di fronte in special modo a un conflitto, quello in Ucraina, generatore di tanti morti e devastazione. Chiediamo anche noi che venga convocata subito una Conferenza internazionale per la pace». La richiesta è rivolta a livello internazionale, al conflitto in Ucraina e a tutti quelli attualmente presenti nel Mondo. «Le Misericordie per loro missione sono vicine al prossimo, specie a chi è più in difficoltà», aggiunge il presidente.
Elisa Rossanino
