Rinviata di una settimana l’inaugurazione della statua equestre del generale Govone

La statua del generale Govone prende il volo e lascia piazza Ferrero

ALBA I lavori per mettere la statua equestre di Giuseppe Govone tra corso Europa e corso Banská Bystrica, davanti alla cittadella degli studi sono in ritardo, così l’inaugurazione prevista per sabato 19 novembre si sposta di una settimana, tempo che permetterà alla città l’ennesima riflessione sulla figura del generale, nato a Isola d’Asti nel 1825 e morto ad Alba nel 1872.

Leggi la biografia di Govone sul sito del Centro studi Beppe Fenoglio

Nel corso dell’ultimo incontro della prima commissione dalla Giunta si ricorda che il militare che partecipò alle guerre d’indipendenza e a quella in Crimea per poi diventare ministro della guerra fu anche molto generoso con la sua città con donazioni per il liceo cittadino che porta il suo nome e che la figura storica va valutata inserendola nel contesto dell’epoca in cui è vissuto.

Un’occasione per approfondire la figura del generale Govone sarà domani (venerdì 18) alle 15 durante l’incontro organizzato dall’Università delle tre età di Alba che nella sala diocesana di via Mandelli ospiterà il giornalista Domenico Quirico, autore del libro Generali. Controstoria dei vertici militari che fecero e disfecero l’Italia. L’incontro fa pare del ciclo Venerdì dei soci.

«Nessun coinvolgimento della commissione e della cittadinanza in merito alla scelta a differenza», parte da questa constatazione l’appello di Uniti per Alba, che raccoglie tutte le opposizioni che siedono in Consiglio comunale che ricordano anche come sia obsoleto definire l’area oggi sede di due licei e una scuola media come ex Caserma Govone». Dall’opposizione si sottolinea l’intempestività della scelta, visto che il muro attorno alla cittadella degli studi sta per essere abbattuto dopo che Alba ha ottenuto i finanziamenti del bando Distruzione della fondazione Crc.  «Poco distante una lapide commemora i primi caduti albesi dopo l’8 settembre 1943. Sempre a poca distanza è presente il binario che ha visto partire molti soldati italiani non allineati verso la Germania», si legge nella nota di Uniti per Alba.

Alla lista di chi è contrario a riposizionare davanti al polo liceale (oppure in qualsiasi punto della città) si sono aggiunti, la scorsa settimana, 37 docenti del liceo scientifico che manifestano al sindaco, con una lettera, il loro dissenso ad avere la sagoma dell’ingombrante personaggio vicino alla scuola: «Il significato e il valore simbolico del monumento sfociano in un’esaltazione dell’ardire militare, dell’eroismo sui campi di battaglia, della guerra come valore. Riteniamo che tutto ciò confligga con il ripudio della guerra, sancito dalla Costituzione, e a cui dobbiamo educare le giovani generazioni».

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