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80 milioni per le borse di studio in Piemonte

80 milioni per le borse di studio in Piemonte

TORINO Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità il Disegno di legge 233 che prevede un aumento di 6 milioni dello stanziamento regionale, che permette di coprire al cento percento le 16mila richieste di borse di studio universitario 2022/23. Il Piemonte, quindi, con questo provvedimento presentato dalla Giunta investe 39,6 milioni a sostegno di uno stanziamento complessivo che, con la parte garantita dallo Stato, arriva alla cifra record di quasi 80 milioni nella nostra regione.

La relatrice di maggioranza Sara Zambaia (Lega) ha sottolineato che si tratta di -«uno sforzo senza precedenti per la Regione Piemonte: siamo passati da 13mila a 16mila richieste, evidentemente il Piemonte è molto attrattivo per gli studenti, ma anche fortemente inclusivo».

Silvio Magliano (Moderati) relatore di minoranza, esprimendo soddisfazione, ha però fatto notare che si registra – «un aumento annuale di circa il 10% delle domande, che va affrontato: dobbiamo lavorare insieme in futuro, se il trend continuerà. È evidente che dovremo immaginare come lavorare perché sarà difficile crescere all’infinito». Anche Alessandro Stecco (Lega) ha fatto notare che – «nel 2018 la Regione metteva 21 milioni su 40 complessivi. Quest’anno 39 milioni su un ammontare di circa 80».

Il secondo relatore d’opposizione, Diego Sarno (Pd) ha rammentato la posizione del proprio partito, che ha sempre creduto -«nell’istruzione universitaria accessibile a tutti. Oggi sappiamo con certezza che per i prossimi 5 anni anche i fondi europei potranno essere utilizzati per coprire almeno per 10 milioni sugli 80 necessari».

La terza relatrice di minoranza, Francesca Frediani (M4o), dicendosi soddisfatta del risultato, si è tuttavia augurata che -«in futuro si abbia la certezza di avere i fondi in tempi più rapidi: dobbiamo garantire massima attenzione e massimo sostegno ai giovani che vogliono ottenere questo risultato».

Sono intervenuti per dichiarazioni di voto anche Silvana Accossato (Leu) e Maurizio Marello (Pd), il quale ha ribadito il voto favorevole del Gruppo, dicendo: «Sosteniamo questa battaglia che ci ha visti protagonisti, insieme agli altri gruppi di opposizione, affinchè le borse di studio possano coprire il fabbisogno delle richieste, rappresentando un aiuto fondamentale per l’accesso ai percorsi di studio universitario dei nostri ragazzi».

«Il provvedimento viene finanziato con il fondo di riserva nella prospettiva che si vada verso un finanziamento che tenga in conto i fondi europei calcolando che l’impegno è ingente (80 milioni complessivi di cui circa 40 messi dalla regione e gli altri provenienti da fondi anche statali)», ha detto Marello.

«Va tenuto in considerazione anche che le richieste di borse di studio negli ultimi anni sono aumentate del 10% circa all’anno anche a seguito della crisi manifestatasi dopo la pandemia». «Ho avuto la fortuna di studiare tra gli anni ’70 e gli anni ‘90», ha spiegato, «quando il cosiddetto “ascensore sociale” funzionava e all’Università potevano accedere tutti i giovani, a prescindere dalle professioni dei loro genitori e dalla classe sociale a cui appartenevano». Ha concluso il Consigliere: «Credo che una società che non dà opportunità ai ragazzi di sviluppare i loro talenti sia una società ingiusta: mi auguro che riusciremo sempre più a sostenere lo studio in modo particolare di quei ragazzi che hanno meno mezzi economici».

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