Alec: The Who rivivono con Antonio Pellegrini

The Who rivivono alla fondazione Alec con Pellegrini
The Who nel 1974 © Billboard

ALEC Venerdì 16 dicembre alle 21 l’Associazione Alec ospiterà, nella sede in via Vittorio Emanuele 30 (2° piano), la presentazione del volume The Who. Long live rock, biografia della storica band del rock inglese, edita da Arcana Edizioni. Sarà presente l’autore, Antonio Pellegrini, già ospite dell’associazione nel 2019 per la presentazione del libro Italian Rhapsody. L’avventura dei Queen in Italia.

Alec: The Who rivivono con Antonio Pellegrini
Antonio Pellegrini

Racconta l’autore: «Negli anni ’70 il gruppo The Who cantava Long live rock (Lunga vita al rock).  Questo nostalgico inno alla stagione d’oro del rock suona oggi come una celebrazione di quella che è stata una delle più importanti forme culturali del Novecento. Tanti sono i simboli musicali di quell’epoca: Elvis Presley, i Rolling Stones, Jimi Hendrix, per citarne solo alcuni. Gli Who sono stati certamente tra i protagonisti del genere, ma, rispetto ad altri, hanno avuto una capacità di analisi e di scrittura di quello che stavano vivendo molto più profonda. Mentre gli Stones parlavano di sesso, droga e rock’n’roll, Pete Townshend, chitarrista e autore della maggior parte dei brani degli Who, nei suoi testi scandagliava i lati più intimi e sensibili dell’animo umano per farne canzone».

Alec: The Who rivivono con Antonio Pellegrini 1Tra le tante curiosità presenti nel volume, il ricordo delle poche date italiane ad opera della formazione originaria della band. Il fan Cliff Alfred racconta la devastante conclusione del concerto a Torino del 23 febbraio 1967, a cui era presente: «Nel finale di My generation Pete cominciò a fracassare con inaudita violenza gli amplificatori usando la chitarra come mazza, il tutto in mezzo a copiose volute di fumo di scena. A un certo punto la chitarra si ruppe in due parti, tenute insieme solo dalle corde, e Pete cominciò a farla roteare vertiginosamente nel gesto tipico di un lanciatore di martello dell’atletica, scagliandola infine in alto, in ampia traiettoria, dritta verso la platea. Chi era seduto lì schizzò via precipitosamente per non esserne colpito, così la chitarra si schiantò con fragore sulle sedie lasciate vuote».

Durante la serata molta musica in audio e video, attingendo dalla collezione dell’associazione Alec.

Bruna Bonino

 

Banner Gazzetta d'Alba