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L’Amministrazione albese ha accolto la consigliera comunale della città ucraina di Bucha

L’Amministrazione albese ha accolto la consigliera comunale della città ucraina di Bucha

DAL COMUNE L’Amministrazione comunale sabato scorso, nella sala consiliare Teodoro Bubbio ha accolto Iryna Yarmolenko consigliera comunale della città ucraina di Bucha, alle porte di Kiev, teatro di un imponente massacro di civili e liberata a inizio aprile. Yarmolenko era in visita ad Alba su invito del comitato Razom, organismo di beneficenza nato ad Alba nell’aprile 2022 dal desiderio di un gruppo di giovani di impegnarsi concretamente per la ricostruzione di una città ucraina. Razom in ucraino significa “insieme” e il comitato intende unire cittadini, imprenditori, organizzazioni e istituzioni del territorio di Alba, Langhe e Roero per dare un aiuto alla popolazione ucraina attraverso una raccolta di fondi per sostenere la ricostruzione della città di Bucha.

A fine aprile, il Comitato si è messo in contatto con Iryna Yarmolenko, consigliera comunale di Bucha rifugiata in Francia, per individuare con l’Amministrazione locale uno specifico progetto di ricostruzione. Il sindaco di Bucha, Anatolii Fedoruk, ha inviato una lettera alla città di Alba e al comitato Razom in cui descriveva la devastazione della sua città e chiedeva assistenza nella ricostruzione di una scuola materna bombardata. Per questa ragione il comitato ha lanciato una raccolta fondi, patrocinata dal Comune e dalla diocesi di Alba, con il vescovo monsignor Marco Brunetti presente all’incontro in Municipio. Il sindaco Carlo Bo, nei mesi scorsi ha inviato una lettera di risposta al sindaco di Bucha in cui condannava ogni atto di guerra e esprimeva solidarietà alla città ucraina.

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Hanno dichiarato l’assessore al turismo di Alba, Emanuele Bolla, e il presidente del Consiglio comunale, Domenico Boeri. «È stato un onore accogliere la consigliera di Bucha per una  testimonianza forte e importante che ci aiuta a non dimenticare quello che sta succedendo a pochi passi da noi. Alba sa cosa vuol dire essere teatro di guerra e resistere, ma soprattutto conosce il valore della pace ed è quello che vorremmo condividere con Bucha. Alba è vicina alla comunità ucraina in questo momento di guerra e sarà con lei quando tornerà la pace e potrà essere di nuovo libera». Yarmolenko ha raccontato:  «Sono dovuta andare via dal mio paese con la mia famiglia e oggi mi sento un’esule. L’unico mio desiderio e dei miei concittadini è quello di poter ricostruire e tornare nella nostra città e alla normalità prima del conflitto. Non dobbiamo abituarci alla guerra. Non abbiamo solo bisogno di fondi, ma anche di professionisti e tecnici per poter ripartire. Ringrazio Alba e tutti coloro che ci stanno sostenendo nella ricostruzione».

«Il comitato Razom ha deciso di aiutare Bucha per due motivi. Innanzitutto, prima della guerra era una prospera città molto simile ad Alba e, in secondo luogo, quello che è successo a Bucha, il massacro di civili e i crimini di guerra commessi, ricordano i tragici eccidi che avvennero sulle Langhe nella lotta di liberazione dal nazifascismo. Ringraziamo tutti coloro che hanno già aderito alla nostra iniziativa e ci appelliamo a cittadini, imprese e associazioni perché sostengano la causa. Fino a oggi abbiamo raccolto 11mila euro, ma l’obiettivo è raccoglierne 31.413, uno per ogni abitante»,  spiega il presidente del comitato Razom, Edoardo Bosio.

Per partecipare alla raccolta di fondi: con Satispay, Comitato Razom (donazione minima 10 euro); bonifico intestato a Comitato Razom (causale “Donazione”, IBAN: IT27R0853046961000000259733), oppure su appuntamento scrivendo a comitato.razom@gmail.com.

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