Disagio giovanile: la Regione finanzia Alba, Santo Stefano Belbo, Guarene e Cherasco

ALBA Un contributo di 21.500 euro ciascuno a nove Comuni della Provincia di Cuneo è in arrivo dalla Regione Piemonte per il contrasto al disagio giovanile e alla povertà educativa.

Serviranno a finanziare i seguenti progetti:

  • Mondovì: Doors. Porte aperte alle sfide dell’inclusione
  • Alba: Cantieri creativi: azioni e metodi per una comunità inclusiva
  • Saluzzo: Abbiamo energie spendibili
  • Santo Stefano Belbo: Una rete ci vuole
  • Savigliano: Ac-cogliere
  • Guarene: Crescere in comune
  • Boves: Boves guarda all’insù
  • Cherasco: Il diritto di essere unici
  • Pianfei: Scatti – Scuola Comunità Attivazione e Inclusione.

I progetti sono rivolti al contrasto al disagio bio-psico-sociale e alla povertà educativa degli studenti con bisogni educativi speciali. Le finalità sono il contrasto all’abbandono scolastico e il ritiro sociale, la prevenzione e gestione delle situazioni di disagio nei giovani, la creazione di una rete tra famiglie, scuola, istituzioni del territorio, la progettazione di percorsi per il recupero degli studenti a rischio di dispersione scolastica e la promozione degli apprendimenti e del benessere emotivo. I progetti si svilupperanno sui due anni scolastici 2022-2023 e 2023-2024.

Con nove progetti e un contributo complessivo di 193.500 euro, la Provincia Granda fa la parte del leone sui 21 progetti finanziati su tutto il territorio piemontese con complessivi 430mila euro.

Lingua dei segni a scuola, il Piemonte raddoppia i finanziamenti
Elena Chiorino e Paolo Bongioanni (Fratelli d’Italia)

Un risultato che il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale Paolo Bongioanni commenta con grande soddisfazione: «Dopo i bandi contro il bullismo, per i progetti nelle discipline Stem, per le attività sportive a scuola e il sostegno all’uso della lingua italiana dei segni è la volta di un altro importante provvedimento, voluto dall’assessore all’istruzione della Regione Piemonte Elena Chiorino, che ho seguito fin dalle prime battute in veste di presidente della commissione istruzione del Consiglio regionale e che abbiamo costruito attraverso un lavoro continuativo con il territorio e in costante confronto con il gruppo consiliare. Come Fratelli d’Italia abbiamo in mente una società più coesa e sicura che valorizzi la scuola per prevenire il disagio all’origine, che non lasci indietro nessuno – a partire dai più fragili – e in cui la scuola torni ad essere quell’ascensore sociale che un tempo ha reso dinamiche le aspirazioni di ogni giovane e permesso all’Italia di diventare un grande Paese».

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